di Laura Di Tecco
Con la sentenza n. 20250/2021 del 15 luglio 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata in materia di software, escludendo la contraffazione sulla base della evidente diversità tra i due programmi oggetto della controversia dal punto di vista della espressione formale costituita dal codice sorgente. Invero, come chiarito dalla Corte di legittimità, è vietata solo la riproduzione che si traduce nella realizzazione di un prodotto simile nella sua forma espressiva, mentre non è vietata una originale reinterpretazione dello stesso tema informatico.








