EUIPO 16/09/2024 (B 3 188 668) [Opposizione in un cerchio nero bianco rosso FOSSA DEI LEONI al centro figura di un leone 1968 / in un cerchio nero bianco rosso HSL 1968 FOSSA DEI LEONI al centro figura di un leone - Esito: rigetto]

Marchi registrati - Commercializzazione di T-shirt caratterizzate da scritte confusorie e violative dei diritti discendenti dai marchi registrati - Contraffazione dei marchi “ICE” e di altri segni derivati tutti ricollegabili alla radice ICE - Domanda del titolare dei marchi e della licenziataria degli stessi volta ad ottenere la declaratoria della contraffazione dei marchi nonché la relativa inibitoria e ordine di ritiro dal commercio - Accoglimento - Indubbia la capacità confusoria delle immagini riportate sulle T-shirt rispetto ai marchi registrati - Marchi in parola costituenti una “famiglia di marchi” basati sulla radice “ICE”, con conseguente aumento della probabilità di confusione da parte del consumatore medio - Rischio che il consumatore possa sbagliarsi circa l’origine commerciale dei prodotti o dei servizi di cui trattasi non derivante dalla possibilità che egli confonda il marchio richiesto con l’uno o l’altro dei marchi seriali anteriori, ma dalla possibilità che egli ritenga che il marchio richiesto faccia parte della stessa serie.

Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2487 della Commissione, del 13 settembre 2024, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2024/1143 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’approvazione di una modifica non minore del disciplinare dell’indicazione geografica protetta «Forlì». (Regolamento (UE) 13/09/2024, n. 2024/2487, pubblicato in G.U.U.E. 17 settembre 2024, n. L)

Diritti di proprietà industriale - Operazioni infragruppo - Cessione dei diritti di proprietà intellettuale, del marchio e del brevetto, del software in titolarità di società in liquidazione alla capogruppo, che rilasciava nei confronti della prima una licenza di uso interno e di commercializzazione della piattaforma - Accertato che il principale cespite patrimoniale della società fallita, costituito dai software, a seguito e per effetto della complessa operazione distrattiva, veniva dismesso senza corrispettivo - Ricorsi - Accoglimento limitatamente alla durata delle pene accessorie - Sussistente lo scopo evidentemente distrattivo dell'operazione congegnata che ha portato alla fuoriuscita dal patrimonio societario della fallita della piattaforma informatica senza un'adeguata contropartita - Bancarotta impropria per cagionamento del fallimento mediante operazioni dolose - Reato di bancarotta distrattiva in concorso.

di Gilberto Cavagna di Gualdana Il decreto attuativo recentemente emanato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in attuazione di quanto previsto dalla Legge sul Made in Italy, sui marchi storici di rilevanza nazionale solleva più ombre che luci. Un primo commento evidenzia le buone finalità ed alcune criticità.

Diritti d'autore - Opere cinematografiche, audiovisive e radiodiffuse - Domande dirette a sentir accertare e dichiarare la responsabilità della convenuta per il plagio della opera di proprietà attorea ed, in particolare, di film documentario, in riferimento ad alcune scene della fiction televisiva andata in onda senza autorizzazione - Domanda di risarcimento dei danni conseguiti all’indebito sfruttamento - Rigetto - Appello - Rigetto - Non esclusa nel giudizio di primo grado la sussistenza in astratto della fattispecie di plagio c.d. “parziale” - Emersa da una visione delle opere e dal loro confronto, una completa e totale diversità di struttura delle stesse che ha di fatto consentito di valutare anche le singole scene contestate come collocate nei vari contesti - Esclusiva del diritto d’autore riguardante l’opera in quanto rappresentazione ed espressione di idee, sentimenti, conoscenze e realtà, ma non il contenuto o l’idea sottostante all’opera medesima - Accertato che sia le frasi che le scene di cui si chiede la tutela, sono entrati a far parte della cultura e del patrimonio della collettività e, difettando profili di particolari sovrapposizioni nelle due distinte opere, non pare possibile ammetterle alla tutela autoriale invocata.

Indicazioni geografiche e denominazioni di origine - Domanda di società per ottenere l’annullamento del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 5 dicembre 2019 recante “Modalità per l’ammissione e controllo dei tipi generici che rispondono ai criteri delle produzioni del suino pesante indicati nei disciplinari delle DOP e delle IGP” - Richiesto l’annullamento del decreto nella parte in cui attribuisce all’Associazione nazionale allevatori suini un potere istruttorio e consultivo nell’ambito del procedimento, teso alla valutazione dei tipi genetici diversi dalle razze del Libro genealogico, da utilizzare nella produzione del suino pesante, conformemente al disciplinare relativo alle DOP e alle IGP come disciplinate dal Reg. (UE) n. 1151/2012, “sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari” - Inammissibilità del ricorso per difetto di interesse all’annullamento del D.M. in capo al ricorrente.

Marchio dell’Unione Europea – Procedimento di opposizione – Domanda di Marchio UE denominativo KINGSBURY – Marchio UE denominativo anteriore FINSBURY – Impedimento relativo alla registrazione – Rischio di confusione – Articolo 8, paragrafo 1, lettera a), e lettera b), del Regolamento (UE) 2017/1001.

Farmaceutici e fitosanitari - Aggiornamento della lista di trasparenza pubblicato sul sito web di AIFA - Inserimento nella lista di trasparenza delle specialità medicinali per la terapia del dolore a base di Tapentadolo, a seguito della scadenza del periodo di tutela brevettuale del farmaco e dell’immissione in commercio del generico - Ricorso dell’azienda titolare della A.I.C. del farmaco - Accoglimento - Giudizio di bioequivalenza quale requisito sufficiente a giustificare l’inserimento nella lista di trasparenza ex art. 7, comma 1, D.L. n. 347 del 2001 - Verifica dell’effettiva equivalenza terapeutica richiesta anche ai sensi della determinazione AIFA n. 166 del 2021 - Contrariamente a quanto sostenuto da AIFA, con riferimento al Tapentadolo, non risultato effettuato alcun approfondimento ulteriore rispetto alla mera bioequivalenza ai fini dell’inserimento del farmaco in questione in lista di trasparenza.

Vans difende i diritti sul suo modello di sneaker Old Skool contro il collettivo d’arte MSCHF, che ha modificato il modello di calzatura commercializzandolo con il nome Wavy Baby e rivendicando la natura parodistica dell’operazione; la disputa si conclude con un accordo fra le parti, seguito da un’ingiunzione permanente del Tribunale di New York che vieta al collettivo di riprodurre i marchi e i modelli Vans.

Diritti di proprietà industriale - Verbale ispettivo emesso nei confronti di agenzia turistica per contestare l'inadempimento agli obblighi previdenziali a cui essa era tenuta nei riguardi dei propri collaboratori - Opposizione - Insussistenza del suddetto obbligo contributivo non avendo i collaboratori indicati a verbale mai svolto, per conto dell'opponente, alcuna attività di promozione d’affari ma esclusivamente attività di gestione amministrativa dei suoi punti vendita (filiali), come disciplinato dai contratti di collaborazione e/o franchising appositamente stipulati con gli stessi - Accoglimento - Appello - Rigetto - Dirimente la circostanza che i singoli gestori dei punti vendita debbano prestare una garanzia fidejussoria per l’esercizio degli stessi, con il marchio e le procedure commerciali della società, nonché versare un fee iniziale e riconoscere alla società medesima una royalty sul ricavato dei servizi di biglietteria erogati presso il punto vendita ed una percentuale del prezzo di vendita dei relativi pacchetti turistici o del compenso spettante per i servizi di agenzia prestati con i relativi segni distintivi - Trasferimento del know how della società - Rapporto contrattuale in causa riconducibile alla categoria del franchising.

La Corte di Cassazione si è pronunciata in tema di etichettatura, evocazione e tutela della DOP "Pecorino Sardo” nell'ambito di una controversia sorta a seguito di un'ordinanza con cui il Ministero delle Politiche Agricole ingiungeva ad un'azienda il pagamento di una somma a titolo di sanzione amministrativa.