9 aprile 2015

Quando i veri nemici sono troppo forti, bisogna pur scegliere dei nemici più deboli (Umberto Eco)

Come a dire che è sempre irrealistico, se non pericoloso, ragionare in astratto. Partire da una definizione del marchio forte e del marchio debole, per inferirne automaticamente e direttamente “l’intensità della tutela che ne deriva” (sentenza CR 15/15) rischia di falsare la valutazione del rischio di confusione tra i segni, valutazione che -viceversa- deve tener conto di tutte le circostanze rilevanti e pertinenti al caso di specie, tra le quali è importante il grado di distintività, ma non in assoluto.

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