• Diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica

25 febbraio 2019

Pirateria TV, accolto il ricorso della Lega Calcio: blocco del sito "No freeze Iptv"

di Maria Alessandra Monanni

Il Tribunale di Milano con pronuncia del 30 gennaio 2019 ha accolto il ricorso della Lega Calcio di serie A, disponendo che gli Internet Service Provider (ISP) - quali Tim, Tiscali, Fastweb, Wind e Vodafone - devono assumersi il compito di impedire ai propri utenti l'accesso diretto al sito pirata "No Freeze Iptv" - utilizzato soprattutto per vedere le partite di calcio del campionato italiano - e relativi indirizzi IP collegati.

La decisione è stata decretata con un provvedimento d'urgenza tale per cui gli operatori hanno il compito di rendere esecutivo l'ordine del Tribunale entro 4 giorni. Al quinto giorno, in caso di inadempimento, si applica ad ogni ISP una multa di 5 mila euro per ogni giorno di ritardo.

L'individuazione del provvedimento d'urgenza nasce dal fatto che nella stessa Legge di Bilancio 2019 è stata introdotta una norma (Art.1, comma 651 -Disposizioni in materia di titolarità dei diritti audiovisivi sportivi) la quale favorisce il blocco degli accessi ai siti pirata, con il proposito di consolidare la lotta alla pirateria.

In specie "il comma 651 modifica la disciplina relativa alla legittimazione ad agire per la tutela dei diritti audiovisivi sportivi, prevedendo una specifica tutela per gli eventi sportivi live. Più nel dettaglio la disposizione interviene sull'articolo 18 del decreto legislativo n. 9 del 2008, recante la disciplina della titolarità e della commercializzazione dei diritti audiovisivi e relativa ripartizione delle risorse (…)." In particolare "i licenziatari che hanno stipulato contratti di licenza con gli organizzatori della competizione o con gli organizzatori degli eventi sono legittimati ad agire in giudizio nel caso di violazione dei diritti audiovisivi oggetto della licenza, trasmessi o diffusi sulle reti di comunicazione ed ottenere che sia vietato il proseguimento della violazione (..)". "Il giudice, su istanza della parte legittimata ad agire, dispone misure idonee ad impedire la reiterazione delle violazioni del diritto d'autore e dei diritti connessi, anche per l'intera durata della competizione e per ciascuno dei suoi eventi".

L’intento è certamente di contrastare la pirateria on line bloccando l’uso illegale di contenuti tutelati dal diritto d’autore e permettendo ai titolari dei diritti sui prodotti audiovisivi, alle emittenti e alla Lega Calcio, di denunciare qualsiasi violazione del relativo diritto autoriale e diritti connessi.

Iptv illegali

Il sito "No Freeze Iptv" porta avanti una nuova modalità di fare pirateria sulle partite di calcio: agganciandosi al segnale Iptv, viene diffuso materiale protetto da copyright dietro il pagamento di un abbonamento ad un costo irrisorio, che certamente fa concorrenza a quello di Sky, Netflix, DAZN. L’obiettivo di questi atti di pirateria, dietro i quali c’è la criminalità organizzata, è quello di attrarre il maggior numero di clienti con offerte di deciso interesse, a livello di costi, e quindi di lucrare su queste violazioni.

L'Iptv è un sistema di trasmissione di segnali televisivi tramite la Rete. Attraverso di esso sia ha la ricezione e diffusione di contenuti secondo due modalità di streaming:

  • "live", ossia streaming dal vivo, che assomiglia ai modelli tradizionali di trasmissione radiotelevisiva, per cui i contenuti vengono registrati durante la messa in onda;
  • "on demand", ossia i contenuti sono già disponibili per l’uso, preregistrati, e collocati in un determinato spazio sul web, per poi essere riprodotti dall'utente stesso.

Entrambe le tipologie di streaming sono oltremodo utilizzate per diffondere illegalmente contenuti sportivi protetti dal diritto d’autore. Nel momento in cui i siti pirata vengono scoperti, a seguito di una denuncia dei legittimi titolari dei diritti, gli stessi vengono bloccati.  Infatti, per arginare la diffusione di piattaforme illegali occorre agire sugli stessi streaming server. Ma per poter rendere immediata l’azione di blocco, occorre affidarsi, come detto, agli ISP, i quali assumono un ruolo attivo nella lotta alla pirateria on line. Essi devono intervenire prontamente non appena vengono a conoscenza della presenza di un contenuto illegale nella loro piattaforma.

Si avvalora pertanto l’importanza e l’efficacia della pronuncia in esame in quanto mette, da una parte, gli stessi operatori nella posizione di tutelarsi dalla pirateria e dall’altra parte gli utenti a scegliere se mantenere o meni i servizi Iptv.

Ma sono previste altresì sanzioni per gli utenti che acquistano il servizio, a cui si può imputare il reato di contraffazione, comminando multe dai 2500 ai 25 mila euro; così come per chi vende il servizio, a cui si può imputare il reato di hackeraggio, riciclaggio, associazione a delinquere, con sanzioni fino alla reclusione.

L’obiettivo della pronuncia in esame è proprio quello di velocizzare la chiusura dei siti illegali per contrastare sempre di più la pirateria TV.

Incremento Pirateria TV

La pirateria TV è certamente un fenomeno in crescita, infatti ad oggi si è assistito, in ambito sportivo, ad un incremento di casi del 50% rispetto al 2018.

La decisione del 30 gennaio dimostra l’impegno anche della Lega Calcio di serie A di contrastare attivamente la pirateria e l’eventuale conseguente reato di contraffazione. Aspetto confermato dal Presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè, il quale sostiene che «la pirateria è un crimine che danneggia non solo il patrimonio dei club e degli appassionati di calcio, ma anche priva tutto il movimento del calcio delle risorse necessarie alla crescita. È necessario che le istituzioni, le autorità e le forze dell’ordine proseguano in questa lotta, anche perché l’evoluzione tecnologica fornisce sempre nuove armi alla pirateria e rende necessario un monitoraggio costante e una risposta dinamica con nuove soluzioni, anche da un punto di vista normativo».

Infatti, con la vendita dei diritti sugli eventi sportivi la Lega finanzia tutto il calcio, dalla serie A, al settore dilettantistico e amatoriale, per cui la pirateria TV comporta un grave danno alle imprese del settore oltre che al Paese stesso.

 


Dott.ssa Maria Alessandra Monanni

Legal Specialist in Proprietà Intellettuale 
Copywriter e Blogger