• Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

29 giugno 2020

Bitcoin, marchio o copyright?

di Silvia Di Virgilio

Bitcoin è un marchio registrato o protetto da copyright? E nel caso in cui si organizzi una manifestazione utilizzando il nome Bitcoin, si deve chiedere l’autorizzazione a qualcuno?

La registrazione del marchio e il copyright sono ovviamente due concetti diversi che tutelano ambiti distinti della proprietà industriale e intellettuale.

Il copyright tutela l’autore per qualsiasi scritto originale per il solo fatto di averlo ideato. Il marchio, invece, tutela e protegge l’idea o un progetto sulla base del rispetto dei requisiti per la sua registrabilità.

Bitcoin lo sappiamo tutti è una criptovaluta ed è un sistema di pagamento mondiale creato nel 2009 da un anonimo, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Per convenzione se il termine Bitcoin è utilizzato con l’iniziale maiuscola si riferisce alla tecnologia e, quindi, alla rete, mentre se è utilizzato con la minuscola (bitcoin) si riferisce proprio alla valuta.

Il termine bitcoin è registrato in tantissimi ambiti e in tantissime classi, quindi è un marchio ampiamente registrato.

Nel link alle banche dati messe a disposizione dall’EUIPO è consultabile gratuitamente. Inserendo il termine BITCOIN si trovano circa 53 pagine di risultati di marchi che contengono questa parola. E già questa è una prima scrematura sull’esistenza del marchio.

Se però si intende svolgere un’attività nell’ambito delle criptovalute e si usa un marchio uguale o simile a quello che è stato già registrato da altri, ovviamente è necessario ottenere l’autorizzazione da parte del titolare e da parte di chi utilizza il marchio.

Vuoi, invece, approfondire il tema Bitcoin o tenere dei corsi o seminari sull’argomento?

Non devi chiedere l’autorizzazione dal momento che, come detto, Bitcoin non è altro che una criptovaluta.

Pertanto, un conto è il tema e l’argomento, un conto è trattare dell’argomento utilizzando marchi o simboli uguali o simili a quelli già registrati.

L’aspetto da tenere in considerazione in questo caso è che se si tiene un corso, un incontro o si scrive un libro sul tema, non si devono copiare o utilizzare i contenuti altrui.

E se si citano dei passaggi del testo di qualcun altro si deve quantomeno citare la fonte originaria, se non addirittura chiedere l’autorizzazione. Per quanto riguarda gli estratti l’importante è citare sempre la fonte.

Quindi, nel caso di un evento in cui sia trattato l’argomento bitcoin, con contenuti proprie, con immagini proprie, con un approfondimento che viene svolto espressamente sul tema non c'è bisogno di nessuna autorizzazione.

Se però si intende utilizzare il marchio, si raccomanda di farlo con cautela e attenzione perché rischia di commettere un illecito.
 


Avv. Silvia Di Virgilio

Studio legale LexAroundMe