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10 dicembre 2021

Come usare gli NFT per il tuo marchio

di Silvia Di Virgilio

Sicuramente hai già sentito parlare degli NFT. Cosa sono? Sono dei Token Non Fungibili. In sostanza dei gettoni crittografici che rendono un oggetto immateriale unico e non replicabile. Sono una sequenza di bit che all’interno di un circuito predefinito è unica.


E quindi? Qualunque record di qualunque database che sia univoco è un NFT.

E' un NFT anche il tuo numero di carta d'identità. O il numero del biglietto del museo dell’ultima mostra che hai visto (e che conservi come un caro cimelio visto il periodo).


Questa sequenza di bit ha un valore?

Sì. Se qualcuno glielo attribuisce. E glielo attribuisce per un accordo, una convenzione che determina che deve avere un valore.

La parte “NF” significa appunto “non scambiabile senza perdere valore”.

Il numero della tua carta di identità è "NF" perché se la scambi con quella di tuo cugino col cavolo che vai in Grecia quest'estate (sì, c'è anche la questione Covid ma quella è un'altra storia).

Mentre non è NF il codice di una banconota da 5 euro perché se la scambi con quella di tuo cugino non perdi nulla (sempre che tuo cugino non ti rifili una banconota falsa, ma anche quella è un'altra storia).


Qual è la differenza con le altre cripotvalute?

Gli NFT non possono essere replicati.

Il fenomeno degli NTF sta, infatti, spopolando nel collezionismo digitale ma anche molti marchi, tra cui Nike e Louis Vuitton, li stanno approcciando.


​Perché questo aspetto è importante?

Perché apre la strada a collaborazioni tra i marchi e gli artisti per creare opere d'arte digitali che siano collezionabili. E che, grazie alla propria unicità certificata, diventano veri e propri pezzi unici da collezione.  
 

Come gli NFT danno valore al marchio

Gli NFT possono essere utilizzati per:

  • finanziare iniziative del marchio
  • creare esperienze di consumo del prodotto uniche e diverse
  • rendere un evento un'esperienza esclusiva

Il fenomeno dei NFT sta prendendo piede anche nel settore dell’abbigliamento con una gamma di prodotti pensati per essere utilizzati esclusivamente nel mondo virtuale.

L’esclusività dell’acquisto è assicurata da una tecnologia blockchain speciale, fatta di codici che non sono alterabili. E in grado di tracciare qualsiasi transazione, accertando il costo e la proprietà di ogni singolo prodotto.
 

NFT e contraffazione del marchio

Altro aspetto importante dell'utilizzo degli NFT per la tutela del marchio è la possibilità di impedire la contraffazione dei prodotti grazie a un sistema di autenticazione.

Del resto unicità ed esclusività sono il motore che spingono i collezionisti ad acquistare le certificazioni delle opere.

Perché non estenderlo anche a un prodotto appartenente a un determinato marchio?

Poter identificare un prodotto contraddistinto dagli NFT consente di certificare l’autenticità e l'unicità di quel prodotto. E il potenziale per il settore moda è immenso. Pensa alla creazione di beni originali virtuali in tiratura limitata: abiti, scarpe, accessori digitali a cui associare un NFT che dimostri la proprietà del bene.

E anche il suo valore in quanto realizzato in edizioni limitate.


Quindi gli NFT valorizzano il tuo marchio?

Secondo me no. O almeno non del tutto.

L’NFT rappresenta in modo univoco un prodotto fisico o digitale.

La sequenza di bit descrive il prodotto ma il prodotto è sempre fuori dagli NFT.  Gli NFT la definiscono solo secondo una convenzione.

L’NFT contiene un numero che una certa azienda associa a un'immagine digitale. Se rimane solo digitale e si brucia il database che crea questa associazione hai perso il tuo prodotto.

Se però lo si associa a un prodotto fisico allora, finché gli NFT avranno un valore, quel prodotto potrà avere un valore in più. Un valore unico.  
 


Avv. Silvia Di Virgilio

Studio legale LexAroundMe