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26 agosto 2014

Ulteriori passi verso la riforma del marchio comunitario: possibili conseguenze della prossima riduzione delle spese per i marchi comunitari

La riforma tanto attesa del marchio comunitario (con modifiche sostanziali sia al regolamento del marchio comunitario e della direttiva sui marchi UE) ha ricominciato il suo percorso tra il Parlamento Europeo e il Coreper (Comitato dei rappresentanti "permanenti" [degli Stati membri]).

Infatti, come comunicato il 31 luglio dalla nota rivista Managing Intellectual Property, un nuovo impulso è stato dato alla riforma, dopo le elezioni del Parlamento UE, lo scorso maggio 2014.

Durante l'ultimo meeting annuale ECTA ad Alicante, nel giugno 2014, una sessione di oratori, tra i quali il Dr. Christoph Ernst (Ministero tedesco della Giustizia) e il Dr. François Arbault (DG Mercato Internazionale, Commissione Europea), ha confermato alcuni cambiamenti fondamentali alla pacchetto legislativo e che alcune questioni sono ancora in discussione.

Gli utenti del marchio comunitario saranno felici di sapere che le modifiche ai regolamenti, approvati dal Parlamento Ue il 24 Febbraio 2014 hanno ricevuto conferma durante una sessione del meeting ECTA. Il Dr. Ernst ha detto che la riduzione delle tasse per marchio comunitario sarebbe di circa il 10% e, in aggiunta, le tasse di rinnovo dovrebbero “diminuire sensibilmente”. Ciò corrisponde agli emendamenti approvati sul prezzo del regolamento.

Il deposito elettronico per una classe sarà ridotto a € 775,00, (€ 725,00, se si utilizza il database di classificazione on line); l'e-renewal per una classe sarà ridotto a € 1.000,00 (ora è € 1.350,00: davvero una "diminuzione sensibile").

La discussione tra il Parlamento e il Consiglio deve ancora risolvere alcuni problemi (la questione delle merci in transito, il surplus UAMI), ma quando le nuove tasse proposte entreranno in vigore, si potrebbero generare alcuni vantaggi:

  • Una selezione più appropriata dei prodotti/servizi di cui si chiede la protezione, non solo al momento del deposito di una domanda di marchio comunitario, ma anche al momento del suo rinnovo.
  • In effetti, durante la sessione ECTA, l'emendamento "una tassa per ogni classe" è stato confermato, sia per le depositi sia per i rinnovi. Questo potrebbe portare a rinnovi parziali e depositi più mirati; quindi il numero di opposizioni e di cancellazioni potrebbe diminuire.
  • D'altra parte, rinnovi più economici aumenteranno il loro contributo al reddito annuale dell'UAMI: questo potrebbe essere un problema (per l'eccedenza UAMI) e una soluzione (per raggiungere un consenso degli Stati membri sulla riforma). Una proposta infatti è quella di dedicare la metà delle tasse di rinnovo per migliorare la struttura degli Uffici degli Stati membri.

Tuttavia, ci sono dubbi sul fatto che gli Uffici nazionali TM abbiano un futuro brillante, visto che le tasse di base per i marchi nazionali diventerebbero solo la metà o giù di lì, in confronto alla tassa di base di marchio comunitario (ma la protezione di quest’ultimo è per 28 Stati membri).

È probabile che i depositi nazionali e le domande di marchio comunitario entreranno ancora più in concorrenza tra di loro; questo potrebbe accadere anche per i rinnovi nazionali, collegandoli semplicemente, con una rivendicazione di preesistenza, ad una nuova registrazione di marchio comunitario.

In conseguenza di ciò, una proposta ragionevole, sostenuta dalla Germania, come riferito dal Dr. Ernst, è quella di restituire agli utenti l'eccedenza UAMI sia con riduzione delle tasse e l'aumento più servizi, tra cui più database e di migliore qualità.

Questo, però, comporterebbe investimenti nella digitalizzazione dei documenti (di marchi, disegni e modelli) e la condivisione con gli Uffici nazionali, con il pubblico e, soprattutto, con i funzionari doganali per un’attivazione più efficace dei diritti di proprietà intellettuale.

Fino ad ora, quest’azione (la scansione di documenti) è stata esclusa dalle finalità del Fondo di Cooperazione e tuttavia, essa potrebbe ridurre i costi, rimuovendo i duplicati e creando una rete armonizzata di informazioni, un knowledge network, sulla base del quale, è più probabile che la ripresa economica si avvii in Europa.

Infatti uno studio dedicato dimostra che le aziende “trademark-intensive” e “design-intensive” sono quelle che danno maggior contributo alla performance economica di un Paese e al suo livello di occupazione.

 


Dr. Francesco Bonini
European Trademark and Design Attorney

Studio Bonini
Corso Fogazzaro 8 - 36100 Vicenza
Tel 0444 324570