EUIPO 19/07/2024 (N 59 113 C) [Domanda di nullità - Marchio UE di forma bottiglie di vino e spumante - Esito: rigetto]

EUIPO 19/07/2024 (B 3 205 378) [Opposizione CULTO / CULTOROSA - Esito: accoglimento parziale]

Marchi registrati - Contraffazione - Ricettazione - Reati ex artt. 473 e 474 cod. pen. - Reato ex art. 648 cod. pen. - Importazione da Stato extra-UE di orologi, e parti di orologi successivamente assemblati, di marche di pregio contraffatte - Merce dapprima messa in vendita online e poi esposta per la vendita presso esercizio commerciale - Riduzione della pena in appello per alcuni dei coimputati, con conferma della sentenza impugnata per il resto - Ricorso - Incompetenza territoriale del foro adito - Inammissibilità - Competenza del foro del luogo in cui si è consumato il reato più grave, nella fattispecie costituito dalla ricettazione - Non riscontrabili elementi che consentano di ritenere provato il fatto che i beni recanti i marchi contraffatti siano pervenuti agli imputati tutti presso lo stesso luogo - Uso di marchi e segni distintivi punito dall'art. 473 cod. pen. distinto dall’uso punito, più severamente, dall'art. 474 cod. pen..

Marchi registrati - Contraffazione - Reato ex art. 517 cod. pen. - Detenzione per vendita, immissione in commercio o comunque in circolazione di gadget vari (magliette, grembiuli etc.), con marchi contraffatti in danno del Consorzio del Chianti Classico - Ricorso - Vizio di motivazione per omesso proscioglimento ai sensi dell'art. 131-bis cod. pen. - Inammissibilità - Fatto giudicato in appello non di lieve tenuità in ragione della quantità "notevole" di merce rinvenuta - Vendita di prodotti industriali con segni mendaci - Tutela dell'industria e il commercio, dal duplice punto di vista degli interessi economici del titolare del marchio e del diritto del consumatore a non essere ingannato - Trattamento sanzionatorio.

EUIPO 19/07/2024 (N 59 020 C) [Domanda di nullità - Marchio UE di forma bottiglie di vino e spumante - Esito: rigetto]

Decreto ministeriale recante disposizioni per l’adozione di un catalogo comune di misure che devono essere applicate agli operatori e ai gruppi di operatori biologici in caso di sospetta o accertata non conformità, ai sensi dell’articolo 41, paragrafo 4 del regolamento (UE) 2018/848 e dell’articolo 9, comma 2 del decreto legislativo n. 148 del 6 ottobre 2023. (D.M. 18/07/2024, pubblicato in G.U. 3 settembre 2024, n. 206) Il D.M. 18 luglio 2024, in vigore dal 1° gennaio 2025 ed applicabile per tutte le non conformità accertate dopo tale data, è riportato nel testo vigente.

Marchi registrati - Concorso nei reati di bancarotta fraudolenta documentale cd. specifica, bancarotta distrattiva e bancarotta impropria cd. fiscale, commessi in qualità di amministratore della società dichiarata fallita - Condotta distrattiva consistente nella cessione sottocosto dei marchi “Vov” dalla fallita ad altra società - Ricorso - Bene ceduto, costituito dal marchio Vov, correttamente ammortizzato -Produzione di un utile di cessione pari al corrispettivo pattuito - Non fondatezza - Accertamento, in tema di bancarotta fraudolenta per distrazione, dell'elemento oggettivo della concreta pericolosità del fatto distrattivo e del dolo generico, tenuto a valorizzare la ricerca di "indici di fraudolenza" - Cessione del marchio Vov, in favore di società controllata dal padre dell'imputato - Notevole divario tra prezzo di cessione e prezzo di rivendita - Inesistenza di azioni di recupero del corrispettivo nei confronti della cessionaria.

Marchi registrati - Contraffazione - Reato ex art. 474 cod. pen. - Messa in circolazione di speaker portatili e monili con marchi contraffatti - Ricorso - Censurata la sentenza impugnata per non aver trattato il tema della consapevolezza della falsità dei prodotti posti in vendita e del dolo del reato - Falso grossolano - Fondatezza - Omessa trattazione della grossolanità della contraffazione, qualora sia tale da far ritenere l'inoffensività della condotta, e della sussistenza del dolo del reato - Principio di diritto secondo cui in tema di commercio di prodotti con segni falsi, perché il falso possa essere considerato innocuo e grossolano e, dunque, il reato impossibile, è necessario avere riguardo alla attitudine ingannatoria del marchio in sé e non alle modalità di vendita e alle altre circostanze esterne, che attengono, invece, alla tutela del consumatore - Falso grossolano inidoneo a trarre in inganno - Reato a dolo specifico.

Marchi registrati - Contraffazione - Ricettazione - Reati ex artt. 474 e 648 cod. pen. - Detenzione per la vendita di prodotti recanti marchio contraffatto - Ricorso - Difetto di motivazione in ordine all'affermazione di penale responsabilità dell'imputato per i reati di ricettazione e commercio di prodotti con marchi contraffatti - Inammissibilità - Irrilevanza della configurabilità della contraffazione grossolana - Delitto di cui all'art. 474 cod. pen. posto a tutela, in via principale e diretta, non già della libera determinazione dell'acquirente ma della fede pubblica - Trattamento sanzionatorio -Danno cagionato al titolare del marchio per l'elevatissimo numero di oggetti illeciti detenuti per la vendita.

Marchio dell'Unione Europea – Procedura di decadenza – Marchio UE denominativo BELFE – Uso effettivo del Marchio – Decadenza parziale – Articolo 18, paragrafo 1, secondo comma, lettera b), e Articolo 58, paragrafo 1, lettera a), del Regolamento ( UE) 2017/1001 – Apposizione sui prodotti o sul loro imballaggio nell’Unione ai soli fini dell’esportazione – Prova dell’uso effettivo – Assenza di uso meramente interno – Articolo 19 del Regolamento Delegato (UE) 2018/625.

Marchio dell’Unione Europea – Procedura di decadenza – Marchio UE figurativo BF BELFE – Uso effettivo del Marchio – Decadenza parziale – Articolo 18, paragrafo 1, secondo comma, lettera b), e Articolo 58, paragrafo 1, lettera a), del Regolamento (UE) 2017/1001 – Apposizione sui prodotti o sul loro imballaggio nell’Unione ai soli fini dell’esportazione – Prova dell’uso effettivo – Assenza di uso puramente interno – Articolo 19 del Regolamento Delegato (UE) 2018/625.

di Claudia Dierna La Cassazione per dirimere una controversia in tema di contraffazione di brevetto farmaceutico ha richiamato la c.d. "Bolar clause", di matrice statunitense, la quale prevede, sostanzialmente, che l'esclusiva brevettuale non possa essere opposta alle attività, non autorizzate dal titolare del brevetto, se dirette all'ottenimento delle autorizzazioni alla commercializzazione di un farmaco generico interferente con la protezione del brevetto di riferimento. La Corte, nel principio di diritto enunciato, ha chiarito che "la ratio della c.d. 'Bolar clause' è quella di agevolare il tempestivo ingresso sul mercato dei farmaci generici per non prolungare, di fatto, la durata della privativa, consentendo ai produttori genericisti di iniziare le attività amministrative e di sperimentazione prodromiche all'ottenimento di un'AIC, pur in costanza del brevetto di riferimento".

Diritti d'autore - Opere delle arti figurative e dell'architettura - Opera “la vigna dei pastelli” intesa come installazione in vigneto di pali di testata lavorati e dipinti in guisa di pastelli giganti - Questione controversa riguardante la qualificazione dell'opera come scultura a cielo aperto tutelabile ai sensi dell’art. 2 n. 4 della L. 633/1941 o come opera del disegno industriale da ricondurre all’ambito di applicazione del n. 10 della stessa disposizione - Interferenza con un'altra versione delle matite giganti installate nei vigneti aziendali di azienda vinicola e con un contenitore per bottiglia a forma di matita tutelato da segni distintivi registrati costituiti da modello italiano, modello comunitario e marchio denominativo italiano - Esclusa la tutela autorale della vigna come scultura e come opera del design industriale - Non la sussistente la novità né l’originalità dell’opera - Escluso l'illecito contraffattorio ai danni dell'azienda vinicola - Insieme degli elementi caratterizzanti il segno distintivo utilizzato dall’impresa dell’autore dell’opera “la vigna dei pastelli” da ritenere tali da non ingenerare alcun rischio confusorio né con il marchio denominativo né con il modello registrato.