5 dicembre 2017
Software: il digital divide nella Rete e in Internet
di Alessandra Monanni
Nella Società dell’Informazione lo sviluppo della tecnologia informatica ha definito la fase risolutiva del processo di separazione, proprio dell’era digitale, tra il contenuto di un’opera autoriale (c.d. «corpus mysticum») e il supporto materiale (c.d. «corpus mechanicum»)[1]: si assiste quindi ad una dematerializzazione dei contenuti, formulati secondo un «codice informatico», la quale ha generato un’importante mutamento dei processi di realizzazione e distribuzione delle opere e altresì degli schemi di accesso alle informazioni. Questo ha dato atto, come specifica la dottrina[2], ad un passaggio «da un sistema di fruizione passiva dei contenuti, proposto dai media tradizionali (c.d. “push technology”)», ad «una modalità di acquisizione attiva delle risorse» nel lasso di tempo e dal luogo personalmente selezionato dal singolo utente (c.d. «pull technology»).
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