26 settembre 2013
Gli ultimi orientamenti dell'UAMI circa i cosiddetti "marchi di posizione"
Con il ricorso all'UAMI n. R 0125/2013-2, un noto produttore di scarpe sportive ha ottenuto la concessione di un "marchio di posizione" (marchi che consistono di un particolare dispositivo o una parola -o entrambi- posizionato su un punto particolare di un certo prodotto) dopo che inizialmente esa stato bocciato in quanto
il marchio "consisteva solo di un piccolo scudo in una posizione specifica, che non poteva essere considerata unica o eccezionale" in sostanza "un tag banale che era non in grado di distinguere i prodotti di una determinata azienda". Tuttavia, in appello, la commissione ha valutato diversamente e ha autorizzato il marchio in quanto a suo dire i consumatori "sono abituati a identificare una particolare marca di scarpe o abbigliamento sportivo anche solamente attraverso un modello o un certo design. L'ampio uso della pubblicità in televisione, Internet e sulla carta stampata fa si che, agli occhi del target di riferimento, anche un disegno relativamente semplice è in grado di agire come un segno distintivo".
La commissione ha quindi stabilito che, anche se il marchio in questione è "non è ad alto contenuto di carattere distintivo" o "particolarmente originale", presenta comunque quella minima distintività in quanto è "abbastanza originale in termini geometrici per non essere definito banale".
Fonte: UAMI