Conflitto tra marchi caratterizzati dall'uso di un patronimico comune: il caso Fiorucci

Può giudicarsi conforme ai principi della correttezza professionale il contegno dell'imprenditore che, già titolare di un marchio imperniato sul proprio nome, ne ceda i diritti ad un terzo e di seguito utilizzi il proprio patronimico, inserendolo nel contesto di una sequenza linguistica, per denominare prodotti riconducibili al medesimo brand commerciale del cessionario?

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