13 ottobre 2020
Secondo la CGUE la capacità distintiva di un segno non richiede sempre la valutazione delle norme e degli usi del settore interessato
La fondamentale questione posta all’attenzione della Corte di Giustizia UE in un recente rinvio pregiudiziale operato dalla Svezia verte su un interessante quesito: ossia se la capacità distintiva di un segno, che deve essere applicato a prodotti specifici utilizzati per fornire un servizio, va valutata tenendo conto delle norme o delle consuetudini del settore di riferimento.
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