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29 gennaio 2014

Marchi, non c'è pace per Microsoft e per il suo servizo di cloud storage

Questa estate Microsoft aveva raggiunto un accordo con Sky Corporation per cambiare nome al suo servizio di cloud storage, SkyDrive, dopo che quest'ultima aveva avviato un ingiunzione per il potenziale effetto confusorio che il nome avrebbe potuto causare nella propria clientela. Dopo mesi di pensamenti Microsoft ha annunciato pochi giorni fa il nuovo nome: OneDrive.

Ma anche questo potrebbe non andare bene in quanto rischia di essere troppo simile al sito One.com, proprietà dell'omonima azienda danese specializzata nel web hosting, ma che offre a sua volta -da oltre tre anni- un servizio di cloud storage molto simile a quello della Microsoft.

L'azienda danese ha già annunciato di essersi rivolta a esperti di marchi per capire come tutelare al meglio il proprio business.

Il CEO della One.com ha affermato che

È stata un’enorme sorpresa vedere che Microsoft ha scelto il nome OneDrive per il suo servizio cloud. Mi sarei aspettato che facessero una ricerca più approfondita, prima di rilasciare il nuovo nome. Per me, è importante difendere il nostro marchio.

Parole certamente condivisibili, in quanto un colosso come Microsoft non dovrebbe incappare in questi errori, sempre che di errori si tratti e non sia una strategia effettivamente decisa dalle parti di Redmond.