
marchi
3 giugno 2013
La tutela del diritto di critica ambientale prevale su quella della proprietà intellettuale
Il Tribunale di Milano, con sentenza del 6 maggio 2013, ha stabilito che l’utilizzo del marchio commerciale altrui non è abusivo quando è connesso all’esercizio di diritti fondamentali costituzionalmente garantiti come quello di critica o di tutela della salute pubblica.
Così si è pronunciato il giudice milanese nella causa Enel contro Greenpeace, avente come oggetto il presunto abuso del marchio commerciale della compagnia erogratrice di energia elettrica e gas inserito su una finta bolletta distribuita a mani, via Internet e attraverso il diffusissimo free press “Metro” nella realizzazione di una ampia campagna informativa diretta a contestare la provenienza dell’energia elettrica distribuita dalla compagnia proveniente da centrali a carbone.
Nella sentenza si afferma il principio che la tutela del diritto all’informazione ambientale e la protezione della salute pubblica (beni costituzionalmente garantiti) prevalgono su quella della proprietà intellettuale.