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28 gennaio 2014

Nomi a dominio: EURid riduce ancora le tariffe per la procedura ADR

EURid (European Registry of Internet Domain names, organismo no-profit nominato dalla Commissione europea per gestire domini .eu,  con sede centrale in Belgio ed uffici regionali a Stoccolma, Pisa e Praga) nei giorni scorsi ha reso nota la decisione di procedere ad una nuova riduzione di 1.000 euro sulle tariffe per la procedura amministrativa di risoluzione delle dispute riguardanti nomi a dominio .eu. E' il terzo anno consecutivo in cui viene deliberata una riduzione del costo della procedura extragiudiziale.

Si ricorda che, in base al Regolamento (CE) 28 aprile 2004, n. 874/2004, "Un nome di dominio registrato è revocabile, a seguito di una procedura giudiziaria o extragiudiziale, qualora sia identico o presenti analogie tali da poter essere confuso con un nome oggetto di un diritto riconosciuto o stabilito dal diritto nazionale o comunitario, quali i diritti di cui all'articolo 10, paragrafo 1, e ove tale nome di dominio:
a) sia stato registrato da un titolare che non possa far valere un diritto o un interesse legittimo sul nome; oppure
b) sia stato registrato o sia usato in malafede. ..." (art. 21).
e che "1. Ciascuna parte può avviare una procedura di risoluzione extragiudiziale delle controversie qualora:
a) la registrazione sia speculativa o abusiva ai sensi dell'articolo 21; oppure
b) una decisione presa dal registro non sia conforme al presente regolamento oppure al regolamento (CE) n. 733/2002.
2. La partecipazione alla procedura di risoluzione extragiudiziale è obbligatoria per il titolare di un nome di dominio e per il registro.
3. I diritti dovuti per la procedura di risoluzione extragiudiziale della controversia sono a carico del ricorrente. ..."
(art. 22).

EURid ha dunque il compito di offrire una procedura alternativa per risolvere le controversie relative ai nomi a dominio .eu.: tale procedura è chiamata ADR (Politica di risoluzione extragiudiziale delle controversie) ed è un’alternativa alla normale procedura giudiziale. La procedura ADR è fornita dalla Corte di arbitrato con sede a Praga nella Repubblica Ceca, che amministra le procedure di ADR in linea con le regole di politica pubblica della Commissione europea.

La procedura può essere adita, ad esempio, nel caso in cui un dominio .eu che viola i diritti di un marchio italiano o comunitario sia stato registrato o venga utilizzato da un terzo a fini speculativi o abusivi. La decisione viene emessa generalmente entro tre o quattro mesi. Nel caso di esito favorevole, il nome a dominio contestato viene riassegnato al titolare del marchio entro 30 giorni dalla decisione. In caso di esito insoddisfacente, il titolare del marchio può comunque decidere di rivolgersi all’autorità giudiziaria.

Lo sconto sulle tariffe ADR di 1.000 euro per la presentazione di una denuncia ADR è in vigore dal 1° gennaio 2014. Lo sconto sarà concesso per ogni denuncia presentata indipendentemente dal numero dei nomi a dominio in contestazione ed è applicabile a tutte le denunce presentate fino al 31 dicembre 2014. Tuttavia, Corte Arbitrale Ceca, a sua esclusiva discrezione, può decidere in qualsiasi momento di interrompere questa speciale promozione.

L'obiettivo che si intende perseguire con questa politica di continua riduzione delle tariffe ADR è ovviamente quello di fornire ai titolari dei diritti un aiuto per superare la barriera economica che può impedire loro di rivendicare i propri diritti attraverso la procedura ADR: chiunque può impugnare una registrazione .eu se ritiene di avere un diritto anteriore sul nome di dominio e che l'attuale titolare abbia registrato il nome a fini speculativi o abusivi.