27 settembre 2013
Perplessità dei colossi IT sul futuro Tribunale unificato dei brevetti
Un gruppo di aziende americane tra cui Google, Microsoft e Apple hanno inviato una nota alle istituzioni europee nella quale manifestano preoccupazione per l'impostazione - a loro dire un di stampo tedesco - che avrà il futuro Tribunale unificato dei brevetti.
Il nodo cruciale è il fatto che, se validità di un brevetto è trattata separatamente dalle questioni di violazione, si potrà configurare una situazione in cui i cosiddetti "patent trolls" avrebbero buon gioco a "spennare" le aziende, questo perchè la separazione dei giudizi (validità e violazione) a volte può portare a epiloghi indesiderati, come successe qualche anno fa alla Appple che fu condannata ad un risarcimento milionario in prima istanza contro un'azienda sconosciuta, salvo poi vedere annullata la causa in appello con tutti i problemi connessi alla difficoltà di rientrare dei soldi già versati.
Ma dall'UE si risponde rassicurando i colossi IT: Kevin Mooney, esperto in brevetti che sta portando avanti il progetto di riforma UE, afferma che "la fase pendente del caso, che durerà circa 6 mesi, includerà sia la violazione che la validità, quindi la corte otterrà tutte le informazioni di cui avrà bisogno per la validazione".
Basteranno queste rassicurazioni per far dormire sogni tranquilli ai pool di avvocati delle grandi aziende IT?