4 marzo 2014
La Commissione europea pubblica un dossier su proposte di riforma del sistema di valutazione della proprietà intellettuale delle imprese
Un panel di esperti di valutazione della proprietà intellettuale all'interno delle imprese, nominati dalla Commissione europea e i cui compiti includevano da un lato l'individuazione dei colli di bottiglia in merito alla rendicontazione finanziaria, al contenzioso e all'accesso ai finanziamenti per le imprese e, dall'altro, l'individuazione di best practices e di suggerimenti per azioni politiche di riforma, ha reso ora noto il suo lungo e dettagliato rapporto finale.
Il panel ha evidenziato come non sia la mancanza di metodi e di norme per la valutazione della proprietà intellettuale che mancano, ma piuttosto sono altre le barriere che condizionano le imprese.
A seguito di questa analisi, il gruppo di esperti propone sostanzialmente quattro azioni politiche per ridurre tali barriere:
- creare una banca dati a disposizione dei professionisti delle valutazioni, come mezzo per aumentarne la credibilità, migliorando altresì le informazioni e i dati disponibili sulle transazioni in materia di proprietà intellettuale,
- creare una organizzazione per la supervisione delle prassi di valutazione come mezzo per aumentare la fiducia nella qualità delle stesse e di come sono svolte, garantendo che siano in linea con i principi e gli standard generalmente accettati,
- introdurre un sistema di ripartizione del rischio per le banche per facilitare prestiti alle imprese innovative, in particolare per le PMI, garantiti da titoli di proprietà intellettuale,
- introdurre una sezione aggiuntiva per le attività immateriali in genere al fine di aumentare la trasparenza e mettere in evidenza il valore della proprietà intellettuale all'interno dei libri contabili, fornendo in tal modo informazioni importanti per i creditori, per gli investitori e per gli stakeholder in genere.