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1 luglio 2014

La Commissione UE annuncia un piano per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale: sarà orientato all'approccio "follow the money"

La Commissione europea ha annunciato oggi due comunicazioni: una relativa ad un piano d'azione per fare fronte alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale nell'UE e una relativa ad una strategia per la tutela e il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi.

Il piano d'azione definisce una serie di azioni volte a far sì che la politica dell'UE in materia di rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) si concentri sulle violazioni su scala commerciale (il cosiddetto approccio "follow the money").

La strategia, che definisce un approccio internazionale, esamina i recenti cambiamenti e illustra le possibili modalità per migliorare gli strumenti di cui la Commissione attualmente dispone per promuovere norme più rigorose in materia di DPI nei paesi terzi e per arrestare il commercio di prodotti che violano i DPI.

L'economia globalizzata di oggi si fonda sempre più su industrie basate sulla conoscenza, che hanno resistito alla crisi e sono in forte crescita. Tra il 2003 e il 2012 il numero di nuove registrazioni di brevetti europei, marchi comunitari e disegni comunitari è più che raddoppiato.

L'elevato numero di attività che violano i diritti di proprietà intellettuale può tuttavia pregiudicare questa tendenza positiva. Nel solo 2012, gli organi di controllo delle frontiere dell'UE hanno rilevato 90.000 casi di merci sospettate di violare i DPI (rispetto a meno di 27.000 nel 2005). Secondo le stime dell'OCSE, ogni anno l'economia mondiale subisce una perdita pari a circa 200 miliardi di euro a causa di violazioni dei DPI.

Per far fronte a questo problema, il piano d'azione dell'UE contro le violazioni dei DPI prevede quanto segue:

- avviare un dialogo con le parti interessate (ad esempio le agenzie di pubblicità online e i prestatori di servizi di pagamento) inteso a ridurre gli utili provenienti dalle violazioni su scala commerciale via internet;

- promuovere la dovuta diligenza tra tutti gli attori coinvolti nella produzione di merci fortemente legate alla proprietà intellettuale (PI), in quanto un audit responsabile delle catene di approvvigionamento e l'applicazione della dovuta diligenza riducono i rischi di violazione della PI;

- aiutare le piccole imprese a far valere i loro DPI in modo più efficace migliorando le procedure giudiziarie; a tal fine, la Commissione esaminerà per la prima volta i regimi nazionali che assistono direttamente le PMI nell'accedere ai sistemi giudiziari;

- migliorare la cooperazione tra Stati membri e facilitare gli scambi di best practice;

- prevedere un programma di formazione completo per le autorità degli Stati membri al fine di realizzare più rapidamente interventi preventivi contro le attività di contraffazione su scala commerciale in tutta l'UE e individuare gli ostacoli alla cooperazione transfrontaliera.

Per quanto riguarda la protezione dei DPI a livello internazionale, la Commissione propone quanto segue:

- proseguire gli sforzi multilaterali intesi a migliorare il quadro dei DPI a livello internazionale e garantire che i capitoli relativi ai DPI negli accordi commerciali bilaterali offrano un'adeguata ed efficace tutela per i titolari dei diritti;

- collaborare con i paesi partner, attraverso dialoghi e gruppi di lavoro sulla PI che affrontino le questioni sistemiche relative alla PI e individuino le principali debolezze dei loro sistemi di protezione dei DPI;

- effettuare sondaggi periodici al fine di individuare un elenco di "paesi prioritari" dove è opportuno che l'UE concentri i propri sforzi;

- assistere le PMI e i titolari dei diritti sul campo tramite progetti quali gli helpdesk per i DPI, valorizzando e rafforzando nel contempo le conoscenze e l'esperienza in materia di PI nelle rappresentanze dell'UE e degli Stati membri nei paesi terzi;

- promuovere e rafforzare la diffusione di informazioni in materia di programmi di assistenza tecnica relativi alla PI a favore di paesi terzi (ad esempio formazione, creazione di capacità, valorizzazione del potenziale della PI).