25 agosto 2014
Il ruolo della proprietà intellettuale nella tutela dei siti web aziendali
La presenza on-line e l'uso di tecnologie digitali aumenta la competitività delle imprese, così come le loro opportunità nei mercati nazionali ed esteri, per questo la scheda informativa proposta dall’European IPR Helpdesk, il servizio di informazione sulla proprietà intellettuale della Commissione Europea, riguardante proprio l'aspetto dei diritti di proprietà intellettuale relativi ai siti web, risulta essere di grande attualità.
Un recente studio citato nel documento ipotizza che entro il 2016 quasi la metà della popolazione mondiale sarà collegata a Internet e l'economia ad essa legata, all'interno dei paesi G-20, raggiungerà 4.200 miliardi di dollari. Questi numeri dimostrano che nessuna azienda può oggi ignorare internet.
Non solo, le PMI che sfruttano appieno le potenzialità del web per il proprio business, sempre secondo lo studio in questione, hanno una crescita del fatturato superiore del 22% rispetto a quelle che non lo fanno.
Di fatto dunque, un numero sempre crescente di PMI europee si cimenta con il web: dai semplici siti aziendali, ai veri e propri servizi di e-commerce, i siti web sono a tutti gli effetti asset aziendali, e come tali devono essere protetti e gestiti correttamente.
Ma quali sono gli elementi dei siti web che possono essere protetti mediante la proprietà intellettuale?
Le innovazioni tecniche relative ai sistemi di e-commerce, i motori di ricerca o altri strumenti tecnici possono essere protetti da brevetti o modelli di utilità. Il Software, incluso il codice HTML utilizzato nei siti, è in genere coperto dal diritto d'autore, ma anche dal segreto commerciale e in alcuni casi, se ha carattere tecnico, anche da brevetto.
Anche il web design può essere protetto dal diritto d'autore così come i contenuti creativi, dai testi alle immagini ai dati. Mentre simboli grafici, schermate e interfacce utente grafiche (GUI) possono essere protetti tramite disegni o modelli;
Stesso discorso per quanto riguarda i database che possono essere protetti dalla normativa sul diritto d'autore o attraverso la forma di protezione "sui generis" garantita dalla direttiva 96/9/CE;
Nomi commerciali, nomi di prodotti, loghi, nomi di dominio e altri segni pubblicati sul sito, infine, sono ovviamente suscettibili di essere protetti da marchi registrati.