28 luglio 2015
Pubblicato il testo finale della "Dichiarazione dei diritti in Internet"
È stata presentata stamattina a Montecitorio, alla presenza della Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, la versione definitiva della “Dichiarazione dei diritti in Internet“, un testo di 14 articoli che, individuando una serie di principi generali sulle tematiche connesse all’uso della rete, fornisce un quadro “costituzionale” di riferimento alle iniziative legislative nell'ambito dalle tecnologie digitali.
Durante la presentazione il Presidente Boldrini ha affermato:
Internet non è solo un mezzo, ma una dimensione della nostra vita. Può sollecitare e sta sollecitando la partecipazione democratica, ed è giusto che una Commissione parlamentare si occupasse di queste materie. Abbiamo affermato i diritti della persona. L’articolo 2 sull’accesso e l’articolo 3 esprimono per me al meglio lo spirito di questa iniziativa. Il prossimo obiettivo è fare in modo che questi principi diventino una mozione unitaria che impegnerà il governo a promuoverli sia in sede nazionale che internazionale. Lavoreremo con altri ministeri, soprattutto con il MIUR perché è una Carta rivolta soprattutto ai giovani. La Commissione non chiude, ma riprenderà i lavori dopo la pausa estiva, per poi presentare la Carta all’Internet Governance forum previsto in Brasile.
Ha aggiunto il professor Rodotà, Presidente della Commissione di studio per l’elaborazione di principi in tema di diritti e doveri relativi ad Internet:
Ci sono un’ambizione e un rischio: l’ambizione è nel nome del documento, fornire una dichiarazione di diritti; il secondo risponde ad una domanda: ma una materia sottoposta a cambiamento continuo sopporta la regola giuridica? A nostro avviso ha bisogno di principi in prospettiva. La forte innovazione di questa Carta è che individua dei problemi propri di Internet ai quali si cerca di dare una risposta, anche a livello di linguaggio, che ne caratterizza l’adesione alla realtà. Questo è uno strumento per contribuire a costruire la cittadinanza nell’era di Internet, perché senza diritti non c’è cittadinanza e quindi non c’è democrazia. Dal punto di vista internazionale, esiste una commissione francese che è entrata in rapporto con noi proponendo una dichiarazione congiunta che io spero si possa presentare a settembre.