23 settembre 2013
La MPAA attacca i motori di ricerca
La MPAA - Motion Picture Association of America (Organizzazione americana dei produttori cinematografici) ha reso noti i risultati di uno studio sulla pirateria informatica e sul ruolo dei motori di ricerca nella distribuzione online di contenuti in violazione del copyright.
Secondo i risultati raccolti dagli analisti, il 19,2% del totale delle visite verso i siti illeciti proviene dalle singole interrogazioni ai motori di ricerca sul web; il 74% degli utenti statunitensi intervistati ha usato un motore di ricerca per raggiungere la prima volta un sito che offre contenuti illegali e la maggior parte delle ricerche (il 58%) che guidano a siti con contenuti non autorizzati contiene parole chiave generiche (come il titolo di un film o di una serie tv), dunque non direttamente collegate alla specifica modalità di consumo, legale o meno.
Il presidente di MPAA, Chris Dodd, ha dichiarato "La comunità dell'audiovisivo lavora ogni giorno per sviluppare nuovi e innovativi modi per vedere i contenuti on-line e, allo stesso modo dei filtri, i motori di ricerca condividono la responsabilità di svolgere un ruolo costruttivo nel non dirigere gli utenti verso contenuti illegali".
Fonte: www.siae.it.