13 novembre 2013
Diritto d'autore, accordo tra YouTube e Premier League
Si conclude con un accordo stragiudiziale la causa intentata a Google nel 2007 per presunta violazione dei diritti d'autore mediante riproduzione sulla controllata YouTube degli "highlights" delle partite caricati da terzi non legittimati a farlo.
La causa era stata intentata dall'associazione calcistica inglese presso la Corte di New York. Si è ora arrivati ad un accordo che potrebbe segnare un precedente di rilievo nel rapporto tra libertà della rete e difesa dei diritti di proprietà intellettuale.
L'accordo prevede che la tutela dei diritti della lega inglese sia delegata a Google stessa, la quale eseguirà i controlli attraverso la propria tecnologia del Content Id. Tale sofisticato software mette a confronto i codici di identificazione ricevuti dai proprietari dei diritti con i video caricati da terzi e, nel caso vengano rilevate violazioni, i legittimi proprietari hanno la facoltà di bloccare, tracciare o addirittura monetizzare attraverso l'inserimento di advertising ogni volta che il viedeo viene riprodotto.
E' la soluzione proposta da Google e quindi la più gradita al colosso americano. Una vera e propria vittoria se si considera che pochi mesi fa il giudice competente aveva respinto ogni ipotesi di class action sul caso, affermando che era “irrealistico” valutare in modo cumulativo le posizioni di chi lamentava una violazione del diritto d’autore e quindi tutti i vari soggetti che negli anni si erano "aggregati" alla causa hanno, uno dopo l'altro, rinunciato a proseguire.
Ora forse la lega inglese si concentrerà sulla lotta allo streaming delle partite in diretta, fenomeno ben più complesso da fronteggiare legalmente in quanto l'avversario spesso non è identificabile ed è abilissimo a scomparire rapidamente nei meandri della rete.