9 marzo 2014
Anche il mondo della fotografia cerca nuovi modelli di business per contrastare la pirateria online
Dalle pagine di Repubblica si apprende di quella che si appresta ad essere una nuova rivoluzione per il diritto d’autore ai tempi di internet: una delle maggiori agenzie fotografiche del mondo, Getty Images, getta la spugna sul tentativo di difendere coi mezzi tradizionali la sua enorme biblioteca di immagini e imbocca la strada già segnata dal mondo della musica digitale e, in misura ancora minore, da quello dei contenuti video.
Il vicepresidente senior dell’agenzia statunitense, Craig Peters, spiega le ragioni del cambio di rotta:
Non siamo riusciti ad arginare la pirateria siti, blog, social network: chiunque diventa editore e condisce i contenuti con immagini prelevate su Internet, con un semplice clic del tasto destro del mouse. Molti lo fanno in buona fede, perché non conoscono le norme del copyright. Altri se ne infischiano. D’altronde trovare immagini senza il watermark (n.d.r. l’immagine in filigrana che viene eliminata in caso di acquisto dei diritti d’uso) è semplice, basta andare su Google o Bing e fare uno screenshot. Prima che ci fossero iTunes o Spotify le persone erano sostanzialmente forzate a fare la scelta sbagliata, condividendo i file sui client peer-to-peer. Abbiamo visto che YouTube è riuscita a monetizzare queste funzioni di embedding non so se sarà il modello giusto per noi.
Già oggi ci sono molti siti che offrono questo tipo di servizio, ma nessuna agenzia fotografica del calibro e col patrimonio di Getty Images la quale, dunque, consentirà ora a chiunque di incorporare liberamente le proprie immagini, o almeno una parte: circa 35 milioni sul totale di oltre 80 milioni che formano la sua enorme libreria.
Trattandosi di un “embedding”, le immagini continueranno a risiedere sui server dell’agenzia, in sostanza l’equivalente dello streaming per la musica e per i video.
I ricavi potrebbero arrivare dalla pubblicità e, eventualmente, da abbonamenti premium per chi necessiti di qualità o servizi particolari.
Inoltre Getty Images attraverso il codice software incorporato nei siti che usufruiranno delle immagini, avrà la possibilità di acquisire una notevole mole di dati e informazioni eventualmente poi da sfruttare in vari modi.
In definitiva, la digitalizzazione e le reti di comunicazione hanno cambiato per sempre il grande mercato del diritto d’autore. E’ un torrente in piena che non può essere arginato, ma può essere controllato per imbrigliarne la grande energia.