13 febbraio 2024
Lo scudo antipirateria è operativo: bloccate le prime IPTV illegali
Il 2 febbraio è stato effettuato il primo blocco di un servizio IPTV illegale grazie alla piattaforma Piracy Shield. Sono stati bloccati 65 DNS e 8 indirizzi IP che trasmettevano illegalmente partite di calcio della Serie A. Questa azione è stata attuata in applicazione delle nuove disposizioni introdotte dalla L. n. 93 del 14 luglio 2023 e dal Regolamento AGCOM che permettono la gestione automatizzata delle segnalazioni di violazioni del diritto d'autore online.
La legge 14 luglio 2023, n. 93, ha dato nuovi poteri all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) per combattere la pirateria online riguardante gli eventi trasmessi in diretta.
Il Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70 (delibera n. 680/13/CONS) è stato modificato con la delibera n.189/23/CONS del 26 luglio 2023, introducendo norme specifiche per contrastare la pirateria online legata agli eventi sportivi in diretta.
Le nuove disposizioni prevedono il blocco degli FQDN ("Fully Qualified Domain Name", ossia l'indirizzo completo e univoco di un’entità Internet) e degli indirizzi IP entro trenta minuti dalla notifica, utilizzando una piattaforma tecnologica automatizzata. Il tavolo tecnico, convocato dall'Autorità, in collaborazione con l'Agenzia nazionale per la sicurezza informatica, è stato istituito per definire i requisiti tecnici e operativi per la creazione della piattaforma. La piattaforma Piracy Shield è operativa dal 1° febbraio 2024 e consente la gestione automatizzata delle segnalazioni relative alle misure cautelari disposte dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
In particolare, la normativa prevede che in occasione della trasmissione di un evento sportivo in diretta (partite del Campionato di calcio o gran premi di Formula uno, ad esempio), i titolari dei diritti possano accedere a Piracy Shield per segnalare i servizi da bloccare.
Gli Internet service provider, ricevuto automaticamente il ticket creato dal titolare, procedono con l’oscuramento del sito pirata entro 30 minuti.
L'utente viene quindi indirizzato verso una pagina predisposta da AGCOM nella quale si chiarisce che “L’accesso al presente sito, che diffondeva illecitamente contenuti protetti dal diritto d’autore, è stato disabilitato in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità”.
Piracy Shield mira a contrastare in maniera efficace un business illegale che danneggia l'industria della cultura, dello sport e dello spettacolo e di cui, tra l'altro, si serve anche la criminalità organizzata. I requisiti tecnici e operativi di Piracy Shield sono stati definiti nel tavolo tecnico convocato dall'Autorità, in collaborazione con l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e ai cui lavori hanno preso, tra gli altri, le principali associazioni che riuniscono gli ISP, oltre a numerosissimi operatori non associati.
Secondo la roadmap indicata dall’AGCOM, con la delibera n. 321/23/CONS del 5 dicembre 2023, ad oggi il numero degli Isp accreditati alla piattaforma rappresenta oltre l'80% del mercato in termini di utenza. Le attività sono state avviate in stretta collaborazione con il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza.
Va inoltre tenuto presente che la L. n. 93 del 2023 ha modificato la legge sul diritto d’autore (art. 174-ter) prevedendo l’irrogazione di sanzioni anche in capo a chi effettua il download o altrimenti utilizza abusivamente online file o contenuti protetti ad uso esclusivamente personale.