18 settembre 2014
Diritto d'autore, le problematiche del software come opera derivata
Una breve guida dell'IPR, il servizio di informazione sulla proprietà intellettuale della Commissione Europea, illustra le problematiche relative alla questione delle licenze software, alle strategie attuabili dai licenzianti e ai problemi di compatibilità e armonizzazione delle licenze cui vanno incontro i licenziatari.
La questione del tipo di protezione da attribuire al software, brevetto o diritto d'autore, è stata per anni al centro di un dibattito, soprattutto in Europa, sfociato in una proposta di direttiva bocciata poi dal Parlamento europeo che ha ritenuto quindi il software assimilabile alle opere letterarie tutelate dal diritto d'autore.
Come illustrato in una scheda informativa dell'IPR dello scorso anno, esistono tre principali categorie di licenze, quelle proprietarie, quelle "free" e quelle "open source", che hanno varie gradazioni di protezione come illustrato in questa figura:
Di conseguenza, essendo quello del software un mercato che richiede l'interoperabilità tra i vari sistemi, il software stesso tende necessariamente ad essere creato basandosi su componenti preesistenti. L'utilizzo e la modifica del codice preesistente implica, pertanto, la creazione di un'opera derivata, la quale si può innestare in una catena di sistemi di licenza di cui è necessario appurare la compatibilità.