12 giugno 2013
Tutela degli artisti interpreti o esecutori audiovisivi: autorizzazione alla firma per l'UE del Trattato di Pechino
Con decisione del 10 giugno 2013, n. 2013/275/UE del Consiglio dell'Unione europea (pubblicata in G.U.U.E. 12 giugno 2013, n. L 160), è stata autorizzata a nome dell'Unione europea la firma, con riserva della conclusione, del Trattato adottato a Pechino il 24 giugno 2012 dalla conferenza diplomatica sulla protezione delle interpretazioni ed esecuzioni audiovisive.
Il "Trattato di Pechino" stabilisce una serie di nuove norme internazionali volte a garantire protezione e compenso adeguati agli artisti interpreti o esecutori audiovisivi: attori, musicisti, ballerini, ecc. le cui interpretazioni o esecuzioni sono incorporate in un’opera audiovisiva (ad esempio, un film o un programma televisivo).
Come precisato nella relazione che accompagna la proposta di adozione della suddetta decisone, il Trattato rappresenta un notevole passo avanti nella protezione internazionale dei diritti connessi al diritto d’autore, e il primo strumento multilaterale adottato in materia dal 1996. Si tratta di un aggiornamento assai atteso che ammoderna la tutela degli artisti interpreti o esecutori audiovisivi a livello internazionale in quanto ne riconosce i diritti nell’ambiente digitale. Colma, pertanto, una lacuna che risale al 1996, ossia all’adozione del trattato dell’OMPI sulle interpretazioni ed esecuzioni e sui fonogrammi (WPPT).
Il WPPT, cui l’Unione europea ha aderito nel 2000, ha introdotto una protezione internazionale dei diritti degli autori e di taluni titolari di diritti connessi che, per la prima volta, ha tenuto conto dell’evoluzione economica e tecnologica dell’ambiente digitale. Tuttavia, allora non si riuscì a raggiungere un accordo per includere, nel campo d’applicazione di questi strumenti, la protezione degli artisti interpreti o esecutori in relazione alle esecuzioni fissate in opere audiovisive (il WPPT contempla solo i diritti degli artisti interpreti o esecutori in ordine alle esecuzioni sui fonogrammi).
Dal 7 al 20 dicembre 2000 si è tenuta una conferenza diplomatica a Ginevra, ma i membri dell’OMPI non sono riusciti a mettersi d’accordo sul testo di un nuovo trattato. Il fallimento della conferenza diplomatica del 2000 ha sospeso i lavori per più di dieci anni. Nel giugno 2011 il comitato permanente dell’OMPI sul diritto d’autore ed i diritti connessi ha raggiunto un accordo provvisorio sulla questione principale rimasta in sospeso nel 2000, ossia la cessione dei diritti degli artisti interpreti o esecutori ai produttori di opere audiovisive. Successivamente, l’assemblea generale dell’OMPI ha deciso di riconvocare la conferenza diplomatica sospesa nel 2000, che si è tenuta a Pechino dal 20 al 26 giugno 2012 e si è conclusa con l'adozione del Trattato il 24 giugno 2012.
Si riporta il testo del "Trattato di Pechino" allegato alla relazione che accompagna la proposta di adozione della decisone n. 2013/275/UE.