• Diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica

25 luglio 2013

Il Garante per le comunicazioni ha pubblicato lo schema di regolamento per la tutela del diritto d'autore su internet

Il Garante per le comunicazioni, Angelo Cardani, ha pubblicato oggi lo Schema di Regolamento per la tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica, il testo, anticipato in una nostra recente notizia, in preparazione da un paio di anni, ha come obiettivo quello delicato di contemperare la tutela del diritto d’autore con altri diritti non meno importanti come la libertà di informazione, il diritto di accesso ad internet e il diritto alla privacy.

L'Autorità si propone di "garantire il massimo coinvolgimento di tutti gli stakeholders e delle istituzioni interessate, il provvedimento - che sarà sottoposto a una consultazione pubblica della durata di 60 giorni e notificato alla Commissione europea - prevede l’istituzione di un Comitato incaricato, tra l’altro, di sviluppare forme di autoregolamentazione per la diffusione di contenuti digitali legali, di monitorare l’applicazione del regolamento e di formulare all’Agcom proposte di aggiornamento in relazione ai cambiamenti tecnologici e di mercato."
Il regolamento punta a combattere i "pesci grossi", infatti "l’Autorità si concentra sulle violazioni esercitate con finalità di lucro e assegna carattere assolutamente prioritario alla lotta contro la pirateria “massiva”, escludendo dal proprio perimetro d’intervento gli utenti finali (downloaders) e il cosiddetto peer-to-peer."
Per quanto riguarda l'azione concreta "la procedura di enforcement proposta, pur svolgendosi in tempi brevi, rispetta il principio del contraddittorio in modo da consentire a tutti i soggetti interessati di far valere le proprie ragioni. In linea con la connotazione del diritto d’autore come diritto soggettivo disponibile, è previsto che il procedimento dinanzi all’Autorità possa essere avviato solo su istanza del soggetto legittimato, non d’ufficio, e dopo aver rivolto, senza esito positivo, una richiesta di rimozione al gestore della pagina internet."
In definitiva quindi "le misure proposte in consultazione sono quelle previste dal decreto legislativo n. 70/2003 – rimozione selettiva o disabilitazione dell’accesso ai contenuti illeciti – e saranno improntate a gradualità e proporzionalità, tenendo conto della gravità della violazione e della localizzazione del server."

Per concludere "l’intervento dell’Agcom si fonda comunque sul convincimento che la lotta all’illegalità non possa limitarsi all’opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive di importanza cruciale: la promozione dell’offerta legale, l’informazione e l’educazione dei consumatori, essenziali per creare una “cultura della legalità” nella fruizione dei contenuti".