19 dicembre 2013
In partenza l'iter normativo per il d.d.l. sull'“Italian Quality”
Aggiornamento
Nei giorni scorsi è stato avviato l’iter normativo che potrebbe portare all’istituzione del marchio di qualità “Italian Quality”, con lo scopo di favorire la crescita delle esportazioni dei prodotti italiani, nonché di garantire la protezione dei consumatori attraverso la piena e corretta informazione in ordine al ciclo produttivo delle merci.
La disciplina del nuovo marchio è raccolta nel disegno di legge n. 1061 assegnato alla 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato il 28 novembre 2013.
L'istituzione del marchio "Italian Quality" è volta all'identificazione dei prodotti italiani che presentano caratteristiche di eccellenza. Per tali si intendono i prodotti finiti realizzati da professionisti, artigiani ed imprese, iscritti alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e aventi domicilio fiscale nel territorio italiano, che:
a) riportano la marcatura d'origine "Made in Italy", in ottemperanza al codice doganale dell'Unione di cui al regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo, del Consiglio del 9 ottobre 2013;
b) hanno subíto nel territorio italiano almeno un’operazione ulteriore e precedente l'ultima trasformazione o lavorazione sostanziale ai sensi dell'articolo 60 del codice doganale dell'Unione di cui al regolamento (UE) n. 952/2013 del 9 ottobre 2013;
c) sono stati realizzati nel rispetto delle condizioni previste dal disciplinare di settore di cui all'articolo 2, comma 1, del disegno di legge in esame.
La proprietà del marchio spetterebbe allo Stato italiano ed il rilascio della relativa autorizzazione all'uso sarebbe di competenza del Ministero dello sviluppo economico.
Potranno richiedere l’autorizzazione all’uso del marchio le società semplici, in nome collettivo e cooperative, le società in accomandita semplice e le società a responsabilità limitata, oltre alle reti di imprese e ai consorzi o società consortili di specifiche filiere produttive. Verrà istituito presso il MISE un albo di professionisti, artigiani e imprese autorizzati ad utilizzare il marchio; in caso di uso fraudolento del marchio il MISE potrà revocare l’autorizzazione, nonché segnalare all’autorità giudiziaria i casi di contraffazione ed abuso.
Il MISE provvederà alla registrazione del marchio in sede comunitaria e internazionale, a dotarlo di un sistema di etichettatura per garantire l’originalità dei prodotti ed a realizzare campagne annuali di promozione.
Prima di passare all’esame del Parlamento, in merito al disegno di legge in questione - che sta suscitando pareri contrastanti nel mondo impreditoriale - sarà avviata una consultazione con le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori e sarà fatta una valutazione di impatto per arrivare ad un progetto condiviso.
Con comunicato del Senato è stato reso noto che il 14 gennaio 2014 è stato avviato l'esame in 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del disegno di legge n. 1061 e delle petizioni nn. 145 e 759 (alla quale era stato assegnato il 28 novembre scorso), sull'istituzione del marchio "Italian Quality" per il rilancio del commercio estero e la tutela dei prodotti italiani.
Se, da una parte, le finalità del disegno di legge sono condivise unanimemente, dall'altra, già più voci hanno sollevato dubbi sulle possibili reazioni della Commissione europea qualora tale disciplina dovesse essere sottoposta al suo vaglio.