24 aprile 2014
Disegni o modelli: la Corte d'appello di Napoli conferma l'applicabilità della c.d. clausola di riparazione ai cerchioni per auto
Il caso in oggetto riguarda la richiesta della nota casa automobilistica tedesca BMW di vedere riconosciuta la contraffazione dei propri modelli registrati, da parte della ditta Acacia s.r.l. che produce parti di ricambio, nella fattispecie cerchioni per le ruote, di vari marchi di auto.
Il Tribunale di Napoli, con sentenza del 27 aprile 2011, aveva rigettato la domanda del costruttore tedesco, deliberando che "i cerchi BMW costituiscono non accessori ma pezzi di ricambio, con conseguente applicazione della c.d. clausola di riparazione di cui all'art. 241 CPI.".
Nel ricorso in appello BMW ha contestato l'applicabilità del suddetto art. 241 e ha chiesto, quindi, l'integrale accoglimento delle domande originarie che sono state, invece, con sentenza del 22 ottobre 2013, nuovamente respinte.
In merito, si riporta la nota del Prof. Avv. Stefano Sandri:
La clausola di riparazione, prevista a tutela dei ricambisti terzi dall'art. 241 del Codice di Proprietà Industriale, è stata ritenuta applicabile dalla Corte d'Appello di Napoli anche nel caso che il pezzo da cambiare sia costituito dal cerchione dell'autoveicolo. Di conseguenza la casa automobilistica titolare di un design registrato sui cerchioni montati o offerti per un tipo di autovettura non può opporre tale diritto al terzo ricambista che lo riproduca allo scopo di sostituire il pezzo originario (rubato, distrutto o danneggiato), semprechè l'aspetto originario dell'autoveicolo venga ripristinato e mantenuto.