• Agevolazioni e finanziamenti alle imprese - Patent box

4 dicembre 2017

Firmato il decreto di revisione del Patent Box

Il Ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, ed il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, hanno firmato il decreto di revisione del regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di taluni beni immateriali, cd. Patent Box.

Il MEF, con comunicato, ha reso disponibile il testo del decreto 28 novembre 2017 in attesa della sua pubblicazione nella G.U. della Repubblica Italiana. Il provvedimento sostituisce il decreto interministeriale 30 luglio 2015 (decreto «Patent Box» recante un regime di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo di opere dell'ingegno, di brevetti industriali, marchi, disegni e modelli, nonchè di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili) e viene emanato in attuazione degli impegni assunti dall’Italia in sede OCSE.

L'articolo 56 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 (convertito, con modificazioni, dalla L. 21 giugno 2017, n. 96), recante "Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo", dispone, in particolare, nel comma 4, che con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono adottate le disposizioni di revisione del decreto interministeriale 30 luglio 2015 recante le disposizioni di attuazione dei commi da 37 a 43 dell'articolo ldella legge 23 dicembre 2014, n. 190, al fine di coordinare la normativa ivi contenuta con le disposizioni recate ai commi 1, 2 e 3 del medesimo articolo 56, nonché di stabilire le modalità per effettuare lo scambio spontaneo di informazioni relativo alle opzioni esercitate per i marchi d'impresa.

Pertanto, in attuazione di tali disposizioni, il decreto firmato nei giorni scorsi stabilisce quanto segue:

  • esclusione dei marchi d’impresa dall'ambito oggettivo di applicazione del beneficio con riferimento alle opzioni esercitate successivamente al 31 dicembre 2016;

  • disposizioni volte a salvaguardare le opzioni sui marchi d’impresa esercitate in precedenza, che restano efficaci per cinque anni, comunque non oltre il 30 giugno 2021, senza possibilità di rinnovo alla scadenza;

  • regolamentazione, sempre con riferimento ai marchi, dello scambio spontaneo d’informazioni con i Paesi terzi membri dell’Inclusive Framework on Beps con i quali è in vigore uno strumento giuridico internazionale che lo consente.
     

Si riporta di seguito il testo decreto: