23 febbraio 2021
Come utilizzare la classificazione CPC per le ricerche di prior art
La classificazione cooperativa dei brevetti (CPC) è un sistema di classificazione sviluppato da EPO e USPTO congiuntamente e nasce da un progetto di armonizzazione delle migliori pratiche utilizzate da entrambi gli enti e dei loro sistemi di classificazione (ECLA e USPC) in un unico schema.
La migrazione alla CPC fu effettuata basandosi soprattutto sulla classificazione ECLA, modificata per renderla conforme allo standard IPC, gestito da WIPO.
La classificazione è attiva dal 1° gennaio 2013 e consente una maggiore efficienza nel recupero dell’informazione brevettuale rispetto all’IPC, perché:
- contiene più di 250.000 simboli (rispetto ai 75.000 dell’IPC);
- tutta l’informazione tecnica viene classificata e non solo le rivendicazioni.
Attualmente sono 29 gli uffici nazionali (tra cui 16 Stati membri dell’EPC) che partecipano alla classificazione CPC.
CPC e IPC condividono la medesima struttura gerarchica.
La frequenza della revisione dei codici è differente: annuale nel caso dell’IPC (a gennaio) e 4 volte l’anno per la CPC (a gennaio, febbraio, maggio e agosto).
La gerarchia tra i vari sottogruppi è definita dal numero di puntini (dal loro livello di rientro) e non dal numero del sottogruppo.
Un esempio è riportato nella figura 1: C01B 3/042 e C01B 3/047 hanno lo stesso livello gerarchico, mentre il sottogruppo C01B 3/042 è superiore al C01B 3/045.
Figura 1 – Esempio di struttura gerarchica
La sezione Y è complementare alle sezioni A-H ed è utilizzata solo per classificare quelle che vengono definite come “informazioni aggiuntive” (e non inventive). È costituita da tre classi: Y02 (tecnologie per contrastare il cambiamento climatico), Y04 (ICT con impatto su altri settori tecnologici) e Y10 (tecnologie precedentemente coperte dalla USPC).
Lo schema della classificazione CPC è riassunto nella tabella 1:
Corpo principale (sezioni A-H) |
Sezione Y |
Simboli di classificazione principali Utilizzata sia per l’informazione inventiva sia quella aggiuntiva
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Utilizzata solo per le informazioni aggiuntive
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Codici di indicizzazione – serie 2000
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C-Sets
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Tabella 1 – Schema della classificazione CPC
Dal 1° febbraio 2021 è in vigore lo schema 2021.02, che è reperibile nella pagina web del sito ufficiale: https://www.cooperativepatentclassification.org/cpcSchemeAndDefinitions/table.
L’aggiornamento viene effettuato 4 volte l’anno e la data di modifica è riportata nelle definizioni dei codici tra parentesi (figura 2):
Figura 2 – Data di modifica dei codici CPC (esempio)
Nella summenzionata pagina web è riportata una tabella con un elenco delle sottoclassi di tutte le sezioni (A – Y) e cliccando su di esse si apre una pagina in pdf che contiene le definizioni dei vari sottogruppi e le specifiche regole di classificazione.
Il sito pubblica le varie revisioni, con le notifiche delle modifiche effettuati e i progetti in corso.
Oltre allo schema e alle definizioni, sono state preparate delle tabelle di concordanza, in particolare quella che correla i codici CPC e quelli IPC.
Il sistema più intuitivo per navigare nella classificazione CPC è il sito della banca dati Espacenet: https://worldwide.espacenet.com/patent/cpc-browser.
La maschera di ricerca può essere utilizzata per trovare i simboli di classificazione digitando sia il codice sia una serie di parole chiave.
I cosiddetti C-sets non sono disponibili per tutti i settori tecnici; sono utilizzati, per esempio, nel campo dei polimeri.
Le informazioni possono essere recuperate nelle Definizioni o nelle Note dei simboli di classificazione (figura 3).
Figura 3 – Informazioni sui C-Sets
Una miscela di polietilene e poliammide (60 – 40) è classificata in C08L 23/06, C08L 77/00.
La ricerca può essere eseguita utilizzando l’interfaccia “smart search” di Espacenet (figura 4).
Figura 4 – Ricerca di prior art con i C-Sets
Come ricercare i codici CPC?
Ci sono vari siti web, tra cui quello dell’EPO, del JPO o dell’USPTO.
In figura 5 è riportato un esempio di ricerca nel sito del JPO (utilizzando la parola chiave “heart valve”).
Figura 5 – Maschera di ricerca del JPO per i codici CPC
Massimo Barbieri
Technology Transfer Office (Politecnico di Milano)
Referente TTO per le invenzioni dei dipartimenti CMIC ed Energia