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13 dicembre 2013

Dati 2013 sul fenomeno della Contraffazione Agroalimentare

Come preannunciato nella nostra news del 6 dicembre u.s., si è tenuto nella giornata di ieri l'evento organizzato dal Corpo Forestale dello Stato sulla contraffazione agroalimentare.

I dati snocciolati nella serata di ieri sono davvero impressionanti, il falso agroalimentare ha raggiunto un fatturato prossimo ai 14 miliardi di euro l'anno, contro i circa 12,5 degli anni precedenti.

Nei primi nove mesi dell'anno sono stati riscontrati 130 reati, più di 150 denunce, 5 mila controlli e 780 illeciti amministrativi, con un aumento pari al 38% del numero dei reati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'attività del Corpo Forestale dello Stato si è focalizzata prevalentemente sul contrasto della contraffazione dei prodotti agroalimentari di origine geografica protetta nel campo vitivinivolo, oleario e lattiero caseario.
Circa i prodotti DOP, IGP, STG, l'Italia con le sue 261 denominazioni registrate presso l'Unione Europea rappresenta il primo paese e copre il 18% della fetta di mercato, si tratta di un enorme patrimonio costruito negli anni e in quanto tale va tutelato.

Un modo per operare la tutela è la sensibilizzazione del consumatore finale, il quale spesso, a causa delle etichette mendaci o poco chiare sui prodotti, rischia di acquistare inconsapevolmente cibo contraffatto o non realmente "Made in Italy".   

L'etichettatura dei prodotti e la relativa consultazione da parte del consumatore assume quindi un ruolo chiave per ridurre i casi di agropiraterie.
E' opportuno infatti che l'acquirente, attraverso l'osservazione e la lettura dell'etichetta, controlli il marchio, esamini la lista degli ingredienti ed il luogo di produzione.
Ad esempio: per porre sul prodotto la dicitura DOP ed IGP è richiesta la certificazione della provenienza di tutte le materie prime impiegate, nonché la localizzazione del processo produttivo, se nell'etichetta del presunto prodotto DOP non sono riportate le suddette informazioni è evidente che il consumatore si trova di fronte ad un caso di agropirateria.