5 luglio 2014
Equo compenso, l'autorità antitrust caldeggia la modifica della legge sul diritto d'autore
In attesa che il Ministero dei beni culturali pubblichi il decreto che aggiorna le tariffe annunciato ormai ben due settimane fa, l'AGCM, nell’indirizzare al Parlamento ed al Governo il documento per la predisposizione della Legge annuale per il mercato e la concorrenza, interviene nel dibattito sull'equo compenso per copia privata.
In particolare l'autorità antitrust pone l'obiettivo di:
assicurare che vi sia trasparenza a favore del consumatore specificando quanta parte del prezzo finale degli apparecchi di registrazione e dei supporti vergini acquistati dal consumatore corrisponde all’equo compenso.
La proposta che suggerisce per raggiungere l'obiettivo è di modificare la legge sul diritto d'autore
prevedendo che l’ammontare dell’equo compenso sia specificato nel prezzo corrisposto dai consumatori per acquisti di apparecchi di registrazione e di supporti vergini.
Questo significa, in sostanza, che il prezzo dell'equo compenso è a carico del consumatore, il quale però non lo sa o, nel migliore dei casi, lo sa ma non ne conosce l'entità.