29 maggio 2014
Regolamento AGCOM sul diritto d’autore online: il Relatore Speciale dell'ONU conferma le sue perplessità nel rapporto ufficiale
A distanza di circa sei mesi dalla sua visita in Italia, avvenuta nel novembre dello scorso anno, ecco che ora l'ONU rende pubblico il rapporto ufficiale redatto da Frank La Rue, il Relatore speciale per la promozione e libertà di manifestazione del pensiero, a seguito di quella visita.
L'analisi contenuta nel rapporto, nonostante riconosca che il quadro normativo nazionale in materia di libertà d'espressione e pluralità dell'informazione sia, nel complesso, in linea con quello internazionale, non lesina critiche su vari aspetti, dalla scarsa trasparenza della pubblica amministrazione, alle eccessive forme di pressione della politica sull'informazione.
Per quello che più ci interessa, il Relatore Speciale torna a criticare, dopo aver rilasciato dichiarazioni in tal senso già in occasione della visita di novembre, il regolamento dell'AGCOM per la tutela del diritto d'autore online, ribadendo nuovamente le perplessità sulla competenza di un organo amministrativo in una materia che, a suo parere, dovrebbe essere di competenza esclusiva dell'autorità giudiziaria.
Ecco un breve estratto del rapporto nella parte che riguarda appunto il regolamento in questione:
Come un'autorità indipendente, l'Autorità ha il compito di sorvegliare l'applicazione delle norme stabilite dalla Legge Maccanico e successive modifiche. Solo per questo scopo, è autorizzata ad adottare propri regolamenti amministrativi, ma dovrebbe comunque astenersi dall'espandere il suo mandato normativo. Il Relatore Speciale ritiene che tutte le norme in materia di diritti costituzionali dovrebbero essere approvate dal Parlamento, in particolare quelli che riguardano il diritto alla libertà di espressione.
A questo proposito, il Relatore Speciale è stato informato come l'AGCOM possa emanare regolamenti basati sulla normativa dal Parlamento e come alcuni di questi siano così generici da poter essere liberamente interpretati da vari enti e organismi, con conseguenze per il diritto alla libertà di espressione.
La questione della proprietà intellettuale, per esempio, è stata discussa durante la visita e sono state sollevate una serie di preoccupazioni per quanto riguarda l'adozione di misure aggiuntive per la tutela del diritto d'autore a scapito della libertà di espressione. Per il Relatore Speciale, la creazione di norme a tutela della proprietà intellettuale dovrebbe rimanere esclusivamente di competenza del Parlamento.
Il Relatore Speciale sottolinea inoltre che, sebbene l'Autorità possa, per effetto del regolamento, applicare alcune limitazioni sui contenuti online, la rimozione degli stessi dovrebbe essere decisa dai Tribunali caso per caso. In particolare , egli ritiene che in nessun caso i contenuti di un giornale on line debbano essere censurati e che non ci dovrebbe mai essere alcuna responsabilità degli intermediari sul contenuto dei siti da loro veicolati.