di Gilberto Cavagna
Dopo alcune importanti decisioni emesse alla fine del secolo scorso, inclusa quella del Tribunale di Milano del 13 luglio 2000, i giudici tornano a pronunciarsi in tema di diritto d’autore e rassegne stampa.
di Concetta Pecora
L’indagine sull’evoluzione della figura del trademark consumer e della sua mutata attitudine percettiva nei confronti del marchio non interessa unicamente il profilo relativo alla tutela civilistica dei segni distintivi ma deve necessariamente estendersi al profilo – non meno controverso – della tutela penale.
La Corte di Cassazione si è pronunciata, ancora una volta, sul marchio “Orfei”, approfondendo, oltre alla questione del pericolo di confondibilità o di associazione del segno, quella dell’efficacia erga omnes del giudicato di nullità del titolo di proprietà industriale.
L’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera all’applicabilità del credito d’imposta ricerca e sviluppo ex art. 3 del D.L. n. 145 del 23 dicembre 2013 (convertito, con modificazioni, dalla L. 21 febbraio 2014, n. 9, e novellato dalla L. 23 dicembre 2014, n. 190), anche alle spese sostenute per la realizzazione di progetti di ricerca commissionati nell’interesse di terzi.
La competenza della sezione specializzata in materia di impresa va esclusa, in favore di quella della sezione ordinaria, nel caso di richiesta risarcitoria per sviamento della clientela riconducibile alla concorrenza sleale "pura", ove non possa ravvisarsi un'interferenza, neppure indiretta, con l'esercizio di diritti di proprietà industriale o del diritto d'autore.
L’Agenzia delle Entrate è tornata a parlare del “Patent box” affermando che nella determinazione del reddito agevolabile dei programmi per elaboratore - purché originali e protetti da copyright - rientrano anche i canoni riferibili alla remunerazione delle attività di implementazione, aggiornamento, personalizzazione e customizzazione del software. Tali prestazioni rappresentano l’espressione di quelle attività di ricerca e sviluppo obbligatorie in base alla legge.
di Vincenzo Melilli
Negli anni si è osservata una crescita esponenziale dell'interesse generale riguardo la protezione dei disegni e modelli industriali (si veda la figura 1). I disegni e modelli, termini con cui in Europa in particolare non sono da intendersi strettamente i brevetti, hanno un ruolo cruciale nella protezione dell'aspetto esteriore dei prodotti.
Nei giorni scorsi il Presidente dell’EPO, Benoit Battistelli, ha dichiarato a Bruxelles che il nuovo sistema del brevetto unitario europeo potrebbe partire dal 1° dicembre 2017.