di Gilberto Cavagna di Gualdana e Sofia Kaufmann
La pubblicità, intesa come “ogni comunicazione, anche istituzionale, diretta a promuovere la vendita di beni o servizi quali che siano i mezzi utilizzati” (così la definizione contenuta nelle Norme Preliminari del Codice di Autodisciplina), è soggetta ad una disciplina eterogena, costituita da norme di diritto cogente - in primis il Codice del consumo, il Decreto sulla pubblicità ingannevole e i principi in tema di concorrenza leale tra imprenditori - quanto da regolamentazioni autonomamente assunte dagli operatori del mercato mediante la volontaria adozione di regole disciplinari, espressione di principi ispiratori dell’etica professionale e commerciale – come il codice di autodisciplina della comunicazione commerciale facente capo all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria - oltre che da norme specialistiche eventualmente applicabili per determinati settori ed attività.