In tema di opera derivata si è recentemente pronunciato il Tribunale di Firenze nell'ambito di una controversia riguardante un contratto di edizione in traduzione del libro “L’anima delle cose” (titolo originale ungherese: "A Dolgok Lelke"), che prevedeva la cessione dei diritti esclusivi della traduzione italiana per vent’anni da parte della curatrice senza compenso monetario ma con alcuni riconoscimenti specifici, tra i quali il diritto della curatrice di approvare qualunque modifica alla traduzione, di visionare le bozze prima della stampa e di vedere il suo nome inserito nei ringraziamenti, nonchè di ricevere alcune copie omaggio del libro dopo la pubblicazione.