La Cassazione ha di recente deciso un caso in merito ad una controversia di diritto tributario incentrata sulla necessità di inquadrare, a fini fiscali, i compensi corrisposti, nell'ambito dell stesso gruppo societario, da una società italiana ad un'altra sedente all'estero per l'attività di ricerca da questa espletata. A tal proposito sono emerse due posizioni distinte e contrapposte: secondo l'Agenzia delle Entrate tali compensi rappresentano corrispettivi relativi alle royalties per diritti di brevetto o per know how fornito alla società italiana, soggetti a tassazione, mentre per la contribuente costituiscono meri costi infra-gruppo per lo sviluppo della ricerca.