• Know how e segreti commerciali

Il carattere di "informazioni segrete" delle informazioni personali e commerciali inerenti ai rapporti contrattuali delle mandanti con i propri assicurati

22 aprile 2024

Il Tribunale di Catania, sezione specializzata in materia d'impresa, si è pronunciato in tema di tutela delle informazioni riservate con riguardo ad un caso che vede coinvolti due compagnie assicurative e due ex agenti accusati di aver utilizzato, dopo la fine del mandato, informazioni riservate per provocare una disdetta di massa di contratti in favore di un’altra impresa assicuratrice, mediante lettere dagli stessi predisposte.
  • Marchi registrati

Dolci suggestioni: il fenomeno del “look alike” nel settore dei biscotti

22 aprile 2024

di Gilberto Cavagna di Gualdana e Maria Giulia Contatore Il settore dolciario è stato travolto da una disputa legale, già definita la “guerra dei biscotti”, promossa da Barilla G. e R Fratelli S.p.A (“Barilla”) contro il produttore Tedesco S.r.l. (“Tedesco”) e il suo distributore, Sapori Artigianali S.r.l. (“Sapori Artigianali”), proprietario del marchio ODStore. L'accusa? Secondo Barilla, Tedesco avrebbe copiato e prodotto (e Sapori Artigianali distribuito) una serie di biscotti simili ai propri, nella forma e nel packaging.
  • Marchi registrati

L'EUIPO pubblica la prassi comune CP14 sui marchi contrari all'ordine pubblico o al buon costume

22 aprile 2024

Gli Uffici della proprietà intellettuale della Rete dell’Unione Europea (EUIPN), nel proseguire la loro collaborazione nel contesto della convergenza delle prassi in materia di marchi, disegni e modelli, hanno elaborato la prassi comune CP14 "Trade marks contrary to public policy or to accepted principles of morality" ("Marchi contrari all'ordine pubblico o al buon costume"), che fornisce un’interpretazione comune dei concetti di ordine pubblico e buon costume relativi ai marchi, chiarendo il rapporto e le differenze tra queste due nozioni.
PLUS
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Utilizzo di nomi o marchi di terze parti per raccontare la propria storia imprenditoriale o per dare evidenza del proprio background professionale: è sempre necessario il consenso degli aventi titolo?

16 aprile 2024

di Daniele Roncarà e Giulia Lupoi L’uso di un nome o di un marchio altrui - in particolare quando effettuato ad opera di una società, di un imprenditore o comunque anche per finalità commerciali - presuppone nella generalità dei casi il consenso del terzo a cui quel nome o quel marchio appartiene o dei suoi eventuali aventi causa. Ma questo consenso è necessario anche quando i nomi o i marchi di terzi vengono utilizzati dalle aziende o dai professionisti per raccontare la propria storia imprenditoriale o per dare evidenza del proprio background professionale?
  • Brevetti per invenzione

Brevetto per invenzione: la presenza di incoerenze o contraddizioni tra le rivendicazioni e i disegni non conduce di per sé alla dichiarazione di invalidità del brevetto

16 aprile 2024

La Cassazione recentemente si è pronunciata in ordine a questioni particolarmente interessanti emerse in una controversia vertente sulla validità di un titolo brevettuale avente per oggetto un compressore per mezzo refrigerante, registrato anche a livello europeo e ceduto, e sulla sussistenza di un illecito contraffattorio. Tra le questioni di rilievo trattate dalla Suprema Corte vi è l'attribuibilità di «prova privilegiata» in giudizio ai provvedimenti resi dall’UIBM in sede di esame di domande di concessione dei brevetti e la valenza dei disegni dell’invenzione presenti nei documenti brevettuali rispetto al contenuto delle rivendicazioni del brevetto, con riferimento alla quale la Corte ne ha evidenziato la connotazione meramente interpretativa ed esplicativa dei contenuti stessi delle rivendicazioni brevettuali, per poi enunciare il seguente principio di diritto: «la presenza di incoerenze o contraddizioni tra le rivendicazioni e i disegni non conduce di per sé alla dichiarazione di invalidità del brevetto».