• Studi, report e ricerche sulla proprietà intellettuale

Strategic Plan 2020, l'UAMI rende noti i risultati della consultazione pubblica

4 maggio 2015

Dopo aver realizzato uno schema e una serie di linee guida dello Strategic Plan 2020 coinvolgendo il personale interno e i membri del Consiglio di amministrazione e del Comitato del bilancio, dal 23 gennaio al 23 febbraio di quest'anno, l'UAMI ha sollecitato il parere dei soggetti terzi interessati attraverso una consultazione pubblica.
  • Studi, report e ricerche sulla proprietà intellettuale

Start-up innovative: pubblicato il report strutturale relativo al primo trimestre 2015

4 maggio 2015

E' stato pubblicato il report, realizzato a cura di InfoCamere, recante i dati strutturali relativi alle start-up innovative con riferimento al primo trimestre 2015, nel quale sono presenti informazioni sulla distribuzione settoriale e geografica delle start-up innovative, sul valore complessivo e medio della produzione e del capitale sociale, sulla redditività e sulle presenze giovanili, femminili ed estere nella compagine societaria.
  • Agevolazioni e finanziamenti alle imprese - Ricerca e sviluppo

Agevolazioni a favore dei progetti "Agenda digitale" e "Industria sostenibile": modificati i decreti ministeriali 15 ottobre 2014

4 maggio 2015

Nella Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30 aprile 2015, è stato pubblicato il decreto ministeriale 19 marzo 2015, con il quale il Ministero dello sviluppo economico ha diposto "Modifiche e integrazioni ai decreti ministeriali 15 ottobre 2014 relativi agli interventi del Fondo per la crescita sostenibile in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione elettroniche e nell'ambito di specifiche tematiche rilevanti per l'«industria sostenibile».".
  • Diritti connessi al diritto d'autore

Equo compenso per copia privata: arriva dinanzi alla CGUE la domanda di pronuncia pregiudiziale

30 aprile 2015

A seguito della decisione del Consiglio di Stato, emessa con sentenza del 18 febbraio 2015, n. 823, sugli appelli proposti, contro diverse sentenze del TAR Lazio del 2012, da Fastweb, Sony, Nokia, Wind, Dell, Samsung, Telecom Italia e HP, con cui era stata disposta la rimessione, all’esame della CGUE, della questione di corretta interpretazione del diritto comunitario in materia di diritto d’autore, con particolare riferimento alla idoneità di dispositivi e supporti di riproduzione ad essere assoggettati all’obbligo di pagamento dell’equo compenso, il 2 marzo 2015 è stato depositato il relativo atto introduttivo del giudizio dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea con il numero di procedimento C-110/15 (Nokia Italia e a.).
  • Studi, report e ricerche sulla proprietà intellettuale

L'UAMI pubblica uno studio sulla contraffazione in Europa dal titolo "2015 Situation Report on Counterfeiting in the European Union"

30 aprile 2015

Il testo è un'ampia e approfondita relazione sul tema ed è il risultato di un progetto congiunto tra Europol e UAMI attraverso l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e rappresenta un primo tentativo di largo respiro di fotografare una realtà complessa e in continuo mutamento.
  • Diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica

Nuovi orientamenti della giurisprudenza USA sulle ritrasmissioni via internet. I casi FilmOn, Barry Driller e Dish Network

30 aprile 2015

L’impatto della tecnologia sul settore dei media sta comportando importanti cambiamenti economici e sociali. Anche il settore del diritto deve confrontarsi con le forti spinte innovative legate allo sviluppo tecnologico. Basti pensare al recente dibattito suscitato da alcuni contenziosi statunitensi aventi a oggetto nuovi servizi di ritrasmissione di emissioni radiotelevisive via internet.
  • Marchi registrati

Il marchio costituito da uno slogan pubblicitario è privo di carattere distintivo se percepito come semplice formula promozionale

29 aprile 2015

Nella sentenza del 28 aprile 2015 (causa T-216/14), il Tribunale dell’Unione Europea, respingendo il ricorso presentato dalla Volkswagen AG, ha afferamto che “un marchio costituito da uno slogan pubblicitario deve essere considerato privo di carattere distintivo se è probabile che sia percepito dal pubblico destinatario come una semplice formula promozionale. Tuttavia, tale marchio deve essere ritenuto come dotato di carattere distintivo se, oltre alla sua funzione promozionale, può essere percepito immediatamente dal pubblico di riferimento come un'indicazione dell'origine commerciale dei prodotti e dei servizi”.