• Marchi registrati

Il "rischio futuro non ipotetico" che il segno "Master" sia utilizzato nell’UE è sufficiente alla Coca-Cola per opporsi alla registrazione

11 dicembre 2017

La Coca-Cola può opporsi alla registrazione del segno "Master", che utilizza la sua stessa scrittura per la commercializzazione di bevande e prodotti alimentari. Benché il segno "Master" sia utilizzato con una forma analoga a quella della Coca-Cola soltanto in Siria e in Medio Oriente, la Coca-Cola può provare il rischio di parassitismo economico mediante deduzione logica, nella misura in cui è probabile che "Master" sia in futuro utilizzato allo stesso modo nell'Unione Europea.
  • Farmaceutici e fitosanitari

Medicinali per uso umano: presupposti per conseguire il certificato di protezione complementare

11 dicembre 2017

E’ stata emessa dalla Corte di Giustizia UE una pronuncia pregiudiziale sull’interpretazione dell’articolo 3, lettera b), del regolamento (CE) n. 469/2009 sul certificato protettivo complementare per i medicinali e dell’articolo 28, paragrafo 4, della direttiva sui medicinali n. 2001/83/CE, con particolare riferimento ai presupposti richiesti per il rilascio del CPC nell'ambito della procedura decentrata.
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

La competenza delle sezioni specializzate: il giudice del merito nel risolvere una questione di competenza non può utilizzare prove costituende, ma soltanto prove precostituite

11 dicembre 2017

La Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi, con riferimento ad una controversia riguardante la risoluzione per inadempimento di un contratto di franchising, sull’art. 134 del codice di proprietà industriale recante disposizioni in materia di competenza delle sezioni specializzate previste dal decreto legislativo 27 giugno 2003, n. 168.
  • Diritti d'autore - Opere delle arti figurative e dell'architettura

Il David di Michelangelo è un’immagine da proteggere

7 dicembre 2017

di Laura Turini Il Tribunale di Firenze ha recentemente emesso un’ordinanza che apre finalmente il varco al riconoscimento concreto di tutti quei diritti che fino ad oggi sono stati più previsti sulla carta che rispettati sul mercato.
PLUS
  • Diritti d'autore - Software

Software: il digital divide nella Rete e in Internet

5 dicembre 2017

di Alessandra Monanni Nella Società dell’Informazione lo sviluppo della tecnologia informatica ha definito la fase risolutiva del processo di separazione, proprio dell’era digitale, tra il contenuto di un’opera autoriale (c.d. «corpus mysticum») e il supporto materiale (c.d. «corpus mechanicum»)[1]: si assiste quindi ad una dematerializzazione dei contenuti, formulati secondo un «codice informatico», la quale ha generato un’importante mutamento dei processi di realizzazione e distribuzione delle opere e altresì degli schemi di accesso alle informazioni. Questo ha dato atto, come specifica la dottrina[2], ad un passaggio «da un sistema di fruizione passiva dei contenuti, proposto dai media tradizionali (c.d. “push technology”)», ad «una modalità di acquisizione attiva delle risorse» nel lasso di tempo e dal luogo personalmente selezionato dal singolo utente (c.d. «pull technology»).