di Claudia Dierna
Secondo l'Alta Corte britannica gli intermediari online possono essere riconosciuti quali responsabili della violazione di marchi registrati per le applicazioni digitali caricate sulla loro piattaforma e sviluppate da terze parti, in presenza di un comportamento attivo dell'intermediario nei confronti delle app, quale l'assistenza materiale fornita ai sviluppatori delle app o la stipula di accordi di licenza con gli sviluppatori, ed un controllo della loro disponibilità.









