Divieto di discriminazione per artisti interpreti esecutori extra SEE: la CGUE riconosce il diritto all’equo compenso
30 novembre 2020
di Alessandro Bura
Con decisione dell’8 settembre 2020, nella causa C-265/19, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha chiarito l’ambito soggettivo di applicazione dell’art. 8 Direttiva 2006/115/CE relativamente al diritto di noleggio, prestito e taluni diritti connessi al diritto di autore in favore degli artisti interpreti ed esecutori delle opere fissate in fonogrammi e comunicate al pubblico dalle case produttrici. In particolare, la Corte ha precisato che la provenienza territoriale dell’avente diritto non può costituire una scriminante rispetto al sorgere del diritto ad ottenere l’equo compenso previsto dalla direttiva in favore di artisti interpreti esecutori a fronte della radiodiffusione via etere o per una qualsiasi comunicazione al pubblico delle opere musicali protette all’interno del territorio dell’Unione.