di Stefano Sandri
La questione non è eccitante, ma rischia di diventare di attualità perché tutta la parte dedicata al registro delle iscrizioni e trascrizioni dei marchi UE è stata ampiamente ridefinita e modificata dalla recente Riforma.
Con sentenza depositata il 15 luglio 2016, il Tribunale di Roma ha accolto le domande di RTI contro la piattaforma digitale “Megavideo” gestita dalla società Megavideo Ltd, condannando la stessa al pagamento di oltre 12 milioni di euro a titolo di risarcimento dei danni subiti a causa della abusiva diffusione di contenuti video.
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha chiarito che le norme sul design comunitario sono intese offrire ai licenziatari di design i mezzi per agire in difesa dei propri diritti di proprietà intellettuale e ottenere il risarcimento di eventuali danni.
Nell’ambito di una controversia in materia di validità di un marchio del Benelux, la Corte di Giustizia UE si è pronunciata su una questione di competenza giurisdizionale con riferimento all’articolo 71 del regolamento (CE) n. 44/2001, la cui entrata in vigore ha lasciato impregiudicata l’applicabilità di convenzioni, già vincolanti per taluni Stati membri dell’Unione Europea, che disciplinano la competenza giurisdizionale in materie particolari.
Google svogle un ruolo di primaria importanza per la protezione e la remunerazione dei diritti d'autore sul web: da una parte con il suo motore di ricerca che consente l'accesso ai contenuti, dall'altra con la sua piattaforma di hosting di video YouTube.
Nel caso di un video pubblicitario di una certa durata realizzato su commissione, la cessione dei diritti di sfruttamento e di modifica del filmato non consente comunque al committente di eliminare il nome inserito dall’autore in coda al filmato senza il suo consenso.
Nei giorni scorsi l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha presentato la Relazione annuale 2016 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro, che illustra dati e rendiconti sull’azione di lavoro condotta dall’AGCOM nel periodo compreso tra il 1° maggio 2015 e il 30 aprile 2016, nell’ambito della quale rientra, accanto alla promozione della concorrenza nei mercati delle comunicazioni, anche la promozione della cultura e tutela del diritto d’autore online.
Nel corso di una conferenza tenutasi il 7 luglio 2016, presso la sede dell'Ufficio europeo dei brevetti a Monaco di Baviera, esperti provenienti da diversi Paesi si sono riuniti per discutere l'ultimo stato di attuazione del pacchetto sul brevetto unitario e le potenziali implicazioni del voto nel Regno Unito a favore dell'uscita dall'Unione Europea.