• Marchi registrati

Nulli i marchi TECAR e TECARTERAPIA: si tratta di denominazioni di uso comune, già presenti nei prontuari medici

8 maggio 2018

di Annalisa Spedicato La società titolare dei marchi TECAR e TECARTERAPIA, registrati a livello nazionale e comunitario rispettivamente negli anni 2003 e 2007, aveva agito davanti alla Corte d’appello di Bologna, sezione specializzata in materia d’impresa, per ottenere il ribaltamento della sentenza che aveva negato in primo grado la contraffazione dei segni suddetti, decidendo in favore di una società concorrente che li aveva utilizzati nell’ambito della promozione di un proprio macchinario elettromedicale.
  • Studi, report e ricerche sulla Proprietà intellettuale

Rapporto EUIPO 2018 sul caso di prova relativo all'offerta legale di film online

8 maggio 2018

L'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale ha pubblicato un nuovo studio "Caso di prova 2018: offerta legale di film online", che esamina i risultati di un caso di prova svoltosi tra settembre e dicembre 2017, al fine di valutare l'esperienza dei consumatori in merito all'accesso a contenuti filmici digitali mediante risorse legali online, più in particolare, mediante servizi di video on demand transazionali ("pay per title", in seguito TVOD).
  • Marchi registrati

La malafede nella registrazione del marchio: la Cassazione si sofferma sui presupposti di applicazione della normativa

7 maggio 2018

La registrazione del marchio in malafede opera quale norma di chiusura: l'art. 19, comma 2, c.p.i. è chiamato a definire i conflitti che il legislatore non ha ritenuto di risolvere espressamente, giacché la legge non regolamenta più volte la medesima situazione. In tal senso, la disciplina dettata non potrebbe essere invocata da chi, essendo titolare di un diritto anteriore (perché, ad esempio, ha registrato per primo o può vantare un preuso non locale del segno), riceva già tutela in ragione di tale sua posizione giuridica.
  • Etichettatura

I chiarimenti del MISE sulle abrogazioni in tema di etichettatura alimentare

7 maggio 2018

Il Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito delle richieste pervenute, ha fornito chiarimenti sugli effetti dell'abrogazione del D.Lgs. n. 109 del 27 gennaio 1992, operata dall'articolo 30 del D.Lgs. n. 231/2017 (per le novità da esso introdotte si rinvia alla notizia in precedenza pubblicata), e delle altre abrogazioni disposte dal medesimo articolo 30.
PLUS
  • Nomi a dominio

Come svelare e sventare un massivo cyberattacco

7 maggio 2018

di Patrizio de' Ferri Come ho avuto modo di accennare nel mio precedente articolo riguardante la procedura URS, la tematica del cybersquatting è ad oggi sempre più attuale ed interessa particolarmente sia gli operatori professionali della Proprietà Intellettuale sia i brand owners. Secondo una analisi trasversale del fenomeno, la radice della costante crescita del cybersquatting può essere attribuita a due principali cause.
  • Marchi collettivi e di certificazione

Montepulciano d’Abruzzo vince contro Vino Nobile di Montepulciano - Marchi collettivi e denominazioni d’origine: l’art. 66 Reg. CE 207/2009

4 maggio 2018

di Fabia De Bono Con decisione n. 76/201la Commissione dei Ricorsi dell’UIBM si è pronunciata sulla validità del marchio "Montepulciano d’Abruzzo". Il ricorso è stato instaurato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ("Consorzio del Vino Nobile"), titolare del marchio comunitario n. 3742971 "Vino Nobile di Montepulciano", la cui domanda è stata depositata nel 2004 e la registrazione concessa nel 2006, per la classe 33 (bevande alcoliche escluse le birre).
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Brexit e certificati di protezione complementare

3 maggio 2018

di Roberto A. Jacchia e Davide Scavuzzo Il 27 aprile 2018 la Commissione Europea ha pubblicato un documento informativo in merito alle possibili conseguenze della Brexit sul regime di certificati protettivi complementari (CPC) per medicinali e prodotti fitosanitari.
  • Marchi registrati

Il marchio P-Zero è un marchio debole, pertanto lievi variazioni dello stesso non costituiscono contraffazione

3 maggio 2018

La Corte d’Appello di Milano, confermando le argomentazioni dei giudici di prime cure, aveva respinto la domanda della Pirelli che aveva agito contro la Citroen per contraffazione del proprio marchio denominativo "P-Zero" registrato a livello dell’Unione Europea dal 1999. I giudici di merito avevano, infatti, stabilito che, nel caso di specie, non vi fosse alcuna contraffazione tra il marchio P-Zero della attrice e il marchio C-Zero della convenuta, in quanto entrambi i marchi erano dotati di una sufficiente capacità distintiva, ma non intrinseca, bensì derivante dalla assenza di aderenza concettuale con i prodotti cui i segni si riferivano.