Imitazione servile: se l’involucro dei prodotti è trasparente, il diverso packaging utilizzato non esclude l’illecito confusorio
25 novembre 2016
L’ormai diffuso fenomeno del cd. look-alike, ossia di prodotti che ne imitano altri, notori, anche senza esserne delle contraffazioni, richiamandoli per aspetto esteriore, ed in particolare per il packaging, e venduti ad un prezzo inferiore, con conseguente danno per il primo produttore, è stato oggetto di un’interessante decisione del Tribunale di Milano.