di Stefano Casartelli
Il c.d. Decreto Crescita 2019 (D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 28 giugno 2019, n. 100) contiene - secondo una logica sempre più frequente negli ultimi anni - misure estremamente eterogenee e spesso non connesse tra loro volte a favorire la crescita economica. Anche il diritto industriale è interessato dal nuovo decreto legge, il cui capo terzo contiene due articoli, dedicati rispettivamente ai marchi storici (art. 31) e al contrasto all’Italian sounding ed agli incentivi al deposito di brevetti e marchi (art. 32).
Nel presente articolo saranno esaminate le norme relative ai marchi storici e le relative - non trascurabili - problematiche, probabilmente in gran parte derivanti da una stesura della norma frettolosa e più dettata da ragioni di politica industriale che da valutazioni strettamente legate al diritto dei marchi. L’intervento legislativo, come noto, è stato infatti ispirato da un caso di delocalizzazione, nel contesto di una crisi aziendale, della produzione di una celebre impresa dolciaria italiana.