• Disegni e modelli

Risarcimento dei danni da contraffazione: "L'ingiusta royalty … dell'imitatore cinese!"

26 novembre 2018

Il Tribunale di Venezia si è pronunciato sulla nota questione del risarcimento dei danni da contraffazione e dei criteri da applicare ai fini della determinazione del quantum, nell'ambito di una controversia in cui la parte danneggiata è la nota azienda Stroili Oro s.p.a., che ha visto pedissequamente copiato dai contraffattori cinesi disegni e modelli di gioielli su cui vanta diritti di privativa.
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Attuazione delle disposizioni comunitarie: marchi d'impresa e brevetto unitario

26 novembre 2018

Nella riunione del 20 novembre 2018, il Consiglio dei Ministri ha approvato sei decreti legislativi ed un decreto del Presidente della Repubblica di adeguamento dell'ordinamento interno alla normativa europea. Tra essi sono compresi il decreto di attuazione delle norme europee in materia di marchi d'impresa, marchio comunitario e lotta alla contraffazione e quello per l'adeguamento della normativa nazionale a quella europea ai fini dell'istituzione di una tutela brevettuale unitaria.
  • Diritti d'autore - Opere delle arti figurative e dell'architettura

L'arbitrato nelle controversie sul diritto d'autore, nel mondo dello spettacolo e dell'arte

23 novembre 2018

di Raffaella Pellegrino I metodi di risoluzione alternativa delle controversie (Alternative Dispute Resolution, ADR) sono - come noto - modi per definire delle controversie diversi (alternativi, appunto) rispetto alla tradizionale strada della causa promossa davanti ad un Tribunale. Oltre alla mediazione, c'è l'arbitrato, che devolve la decisione di controversie (già insorte o future) a degli arbitri, soggetti privati, imparziali, neutrali ed indipendenti, anche se nominati dalle parti.
  • Marchi registrati

Sequestro di prodotti con segni distintivi idonei a creare confusione: illecito civilistico o rilevanza penale del fatto? Secondo la Cassazione è necessario fare chiarezza

20 novembre 2018

L'illecito civilistico da concorrenza sleale previsto dall'art. 2598, n. 1, cod. civ., richiede come condizione necessaria e sufficiente quella che si usino nomi o segni distintivi idonei a creare confusione con quelli usati da altri, o che si imitino servilmente i prodotti altrui, mentre l'art. 473 cod. pen. richiede, più specificamente, che gli altrui marchi o segni distintivi siano fatti oggetto di materiale contraffazione o alterazione, per cui, mancando queste, la sola possibilità di confusione non può, di per se, valere a costituire il reato.