La Suprema Corte di recente è stata chiamata a riesaminare una sentenza della Corte di Appello di Milano, che ha stabilito se l’esposizione dell’immagine di un noto calciatore in una una mostra-museo senza il suo consenso potesse costituire un’utilizzazione abusiva della stessa fatta a scopi di lucro passibile di inibitoria e di risarcimento. La Corte territoriale ha ritenuto legittimo lo sfruttamento della immagine del calciatore, riconoscendo che lo scopo di quella esposizione fosse puramente celebrativo, senza alcuna finalità di lucro, ma nel ricorso in cassazione è stata sollevata l'ulteriore questione se tale finalità informativa-celebrativa potesse rientrare tra gli scopi "scientifici, didattici o culturali" limitatamente ai quali l'art. 97 l.d.a. consente l'uso dell’immagine altrui, pur senza consenso.