• Diritti d'autore - Giornali e riviste

Secondo la Suprema Corte è necessaria la prova scritta della licenza per la trasmissione dei diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno

3 maggio 2022

di Claudia Dierna In un caso recentemente trattato in Cassazione è stato affermato che, in mancanza di prova della stipula di un contratto di licenza da cui derivino i diritti di sfruttamento dell’opera d’ingegno in capo alla licenziataria, è necessario rigettare la domanda del suo avente causa che abbia agito in giudizio per tutelare il proprio diritto alla commercializzazione dell’opera derivato dal contratto concluso con la licenziataria e dipendente dalla licenza stessa
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Diffida per garantire il rispetto di un diritto di proprietà intellettuale su un gioco per computer in via stragiudiziale: quali sono le spese ripetibili sostenute per la difesa?

3 maggio 2022

La Corte di Giustizia UE ha esaminato un caso riguardante una società tedesca, titolare dei diritti di proprietà intellettuale su un gioco per computer, che ha incaricato un avvocato di richiedere in via stragiudiziale la cessazione della condotta di una persona che aveva violato tali diritti. La richiesta presentata dall'avvocato veniva soddisfatta.
  • Indicazioni geografiche e denominazioni di origine

Nel caso di denominazione "composta" la protezione delle DOP e IGP è estendibile ad elementi non distintivi o generici?

2 maggio 2022

In una recente decisione interlocutoria la Prima Commissione di ricorso EUIPO, chiamata a valutare se la protezione accordata alle denominazioni di origine e alle indicazioni geografiche si deve limitare al nome nella sua interezza e non può essere estesa ad elementi non distintivi o generici nel caso di un nome composto da più elementi, ha sospeso la causa nell'attesa di una pronuncia del Tribunale UE vertente su un caso analogo.
  • Agevolazioni e finanziamenti alle imprese - Ricerca e sviluppo

Credito d'imposta ricerca, innovazione e design ex legge n. 160 del 2019: chiusura anticipata o posticipata di uno dei periodi d'imposta agevolati

29 aprile 2022

La presenza di periodi di imposta di durata diversa da quella standard di dodici mesi non deve generare effetti distorsivi - a vantaggio o a svantaggio - nel calcolo del beneficio attribuibile. Tale affermazione vale - a parere dell'Agenzia delle Entrate - anche con riferimento al credito d'imposta previsto dall'articolo 1, commi 198 e seguenti, della legge n. 160 del 2019, il cui arco temporale di applicazione corrisponde ad un periodo di imposta costituito da complessivi dodici mesi.